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@psychictides "He gave asylum to a traitor and son of a bitch." The traitor would be Trotsky. But in truth it was Frida Kahlo who betrayed Trotsky, perhaps even becoming an accomplice in his murder.

@naixke Ci pensavo ieri guardando le opere di Goya. Un autore di formazione illuminista, che probabilmente ha cominciato a disegnare figure bizzarre per prendere in giro la superstizione popolare, ma è diventato poi un indagatore del lato oscuro della psiche.

@lindasartini Semplicemente se, di fronte alle violenze di Putin, tiri in ballo la NATO, che semplicemente non c'entra nulla - nemmeno Putin giustifica più l'orrore che sta facendo in Ucraina col pretesto della NATO -, di fatto stai minimizzando le violenze di Putin, cambiando discorso.

@lindasartini @laura Gandhi affermava che resistere militarmente a un'aggressione è di gran lunga meglio che non resistere, se l'alternativa nonviolenta non è praticabile. E in Ucraina oggi non è praticabile nessuna alternativa nonviolenta. Che non si improvvisa e richiede, tra l'altro, una forte leadership.

Ma io non chiedo nemmeno agli ex compagni di strada pacifisti di essere favorevoli alla difesa armata. Basterebbe che facessero quello che hanno fatto fino a ieri: andare in piazza e condannare l'aggressore. Senza se e senza ma. Di fatto il movimento pacifista europeo sta rafforzando Putin, ossia un dittatore fascista che sta massacrando migliaia di civili. E questa è una responsabilità storica enorme per il movimento pacifista.

@lindasartini Non c'è nessuno che non premetta il proprio odio per Putin. Salvo poi prendersela con la NATO. Un po' facile, no?

@lindasartini @laura

Io continuo invece a trovare singolare la differenza tra oggi e i tempi della guerra in Iraq (o anche nella ex-Jugoslavia). Allora si trattava della guerra contro un dittatore come Saddam Hussein, eppure in piazza nessuno parlare di "non annichilire militarmente l'avversario", così come nessuno ricordava che be', in fondo quella irachena non era proprio una democrazia.

L'annichilimento militare dell'avversario mi sembra una prospettiva remota. Si tratta piuttosto di non lasciarsi annichilire. Vedo che PeaceLink pubblica con un certo piacere, e in modo quasi ossessivo, notizie sul fallimento della controffensiva ucraina.

La cautela nei confronti di Putin è esattamente ciò che ci ha portato a questo punto. Perché che le idee di Putin siano apertamente fasciste è noto a tutti - il suo ideologo, Alexandr Dugin, circola da tempo in Italia -, che abbia cercato di destabilizzare diversi paesi europei e non, finanziando i movimenti di estrema destra anche. Così come sappiamo bene cosa ha fatto in Cecenia.

La situazione è questa: c'è un paese fascista che sta massacrando la popolazione civile dell'Ucraina, che ha già subito un genocidio nel secolo scorso, e i pacifisti ripetono follemente gli slogan di trent'anni fa. E' il suicido del pacifismo e della nonviolenza.

@lindasartini @laura

1. La Russia non è entrata nella NATO perché pretendeva di entrare non in condizioni di parità, ma con privilegi rispetto agli altri Paesi.

2. Se la Russia fosse entrata nella NATO, la Cina si sarebbe trovata ad avere la NATO ai confini. Ed avrebbe avuto ragione di opporsi.

3. Putin non ha tollerato un bel niente. La NATO ha sempre avuto riguardo di Putin. La proposta di ingresso dell'Ucraina è stata rigettata proprio per non irritare Putin. Nonostante l'Ucraina, come Paese libero, avesse il diritto di decidere autonomamente la sua politica estera.

4. Per molti piccoli Stati la NATO è l'unica possibilità per assicurarsi la difesa. È il caso dell'Albania, un paese piccolissimo assolutamente non in grado di difendersi. E che pertanto ha chiesto l'ingresso nella NATO.

5. Per i paesi ex-comunisti la NATO - come alternativa all'Europa - rappresenta una scelta di campo: un modo per allontanarsi dal passato comunista e scegliere l'Occidente. È una scelta che può sembrare discutibile, ma è sciocco ritenere che vi sia dietro chissà quale manovra del corrotto Occidente.

@lindasartini @laura Mi sembra bizzarro, con un paese apertamente fascista che sta massacrando migliaia di persone, ritenete che la priorità sia la NATO. Occorre peraltro ricordare che nel '94 la stessa Russia voleva entrare nella NATO.

Non ho visto _Barbie_. Avere un figlio di un anno e mezzo mi impedisce di andare al cinema. In compenso mi sto riguardando tutti i film di Ingmar Bergman. Ed è incredibile quanto sia attuale, ad esempio, _Scene da un matrimonio_.

@pittando@mastodon.uno E' il classico pregiudizio umanistico, per il quale sei ignorante se non sai il latino mentre puoi letteralmente vantarti di non conoscere la matematica.

@feelhippie Dipende da quanto vuoi e puoi spendere e da cosa ci vuoi fare. Il Kindle è un dispositivo ottimo ed economico. Se vuoi spendere di più, ti consiglio un dispositivo che abbia Android e ti consenta di leggere anche i pdf. Io ho sia il Kindle che il Boox Note Air 2, un dispositivo ormai fondamentale per me, ma che costa parecchio.

@amelillo Quello che in concreto si può comprare o no dipende dalla disponibilità di un negozio che venda quel prodotto. Io lo scorso anno con la Carta del docente ho preso il Boox Note Air 2, che ora è per me uno strumento di lavoro fondamentale. Ma ho faticato non poco: i maggiori negozi online non lo vendono (Amazon è interessata a vendere il Kindle, Feltrinelli il Kobo, e così via). Ho trovato alla fine un piccolo negozio marchigiano che lo vendeva.

Nel caso di "Nature", mi pare di capire che il problema sia questo. L'abbonamento viene per lo più fatto direttamente sul sito della rivista, non attraverso negozi online. Ci sono però molte altre riviste, anche straniere, cui è possibile abbonarsi.

Quanto ai libri, mi sembra poco auspicabile e in fondo poco fattibile che il Ministero si metta a fare la lista dei libri che sono degni di un docente e di quelli che non lo sono.

@simonett_a Non ci avevo pensato, pur consumando in grandi quantità il formaggio bianco albanese.

@Bastacosi @nemesy@sociale.network @Samuele_B Sto facendo da tre anni una battaglia per far togliere dal corridoio della mia scuola una cartina dell'Impero fascista, con le colonie africane. Ho avuto fino a due anni fa una studentessa etiope, che ogni santo giorno veniva accolta a scuola da questo presunto documento storico.

La passione di Ermes per l'arte. (Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid.)

@amelillo In ogni caso il _Mein Kampf_ non è affatto una lettura indegna di un docente. Nemmeno il _Kamasutra_ lo è, anche se quella edizione non è propriamente filologica.

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