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@jacopoiacoboni Purtroppo Putin è molto peggio di una testa di cazzo.

@SemprelasolitaLaura@sociale.network Può essere che i sassolini diventino macigni proprio parlando. Generalmente nascondiamo agli altri i pensieri più dolorosi che abbiamo su di loro. Parlare, se dev'essere autentico, vuol dire comunicare quei pensieri.

@Gio23 Sono vegetariano e non bevo alcolici. Posso passare direttamente a domani.

@mekkaokereke The risk of a return of fascism, in the US as well as in Russia, is today mainly linked to Christianity: the evangelical churches in the US and the Orthodox Church in Russia.

@bottegadelbarbieri che miseria morale aggrapparsi sugli specchi per minimizzare l'assassinio di cinquecento bambini.

@amelillo Questo è vero. Banalmente: anche il cellulare è, per me, uno strumento di lavoro. Il registro lo firmo solo sullo smartphone, per non perdere tempo con i pc malfunzionanti dell'aula.

@psychictides I am not the author of the writing, I merely took the photo (in the Born district of Barcelona). Kahlo knew Trotsky's murderer, whom he had met before the murder. She was also arrested on suspicion of involvement in the murder. However, her involvement is not historically established.

@lindasartini @laura Che Putin sia un dittatore sanguinario non viene gridato affatto, nelle piazze. Lo si dice si sfuggita; a piè di pagina, nei testi, come in questo caso.

Con molta più forza si urla contro la NATO. E farlo, in questo momento, significa di fatto avallare una delle narrazioni di Putin. Che non chiede di meglio.

Mi pare che la categoria dell'utile idiota calzi a pennello per i pacifisti di oggi.

@psychictides "He gave asylum to a traitor and son of a bitch." The traitor would be Trotsky. But in truth it was Frida Kahlo who betrayed Trotsky, perhaps even becoming an accomplice in his murder.

@naixke Ci pensavo ieri guardando le opere di Goya. Un autore di formazione illuminista, che probabilmente ha cominciato a disegnare figure bizzarre per prendere in giro la superstizione popolare, ma è diventato poi un indagatore del lato oscuro della psiche.

@lindasartini Semplicemente se, di fronte alle violenze di Putin, tiri in ballo la NATO, che semplicemente non c'entra nulla - nemmeno Putin giustifica più l'orrore che sta facendo in Ucraina col pretesto della NATO -, di fatto stai minimizzando le violenze di Putin, cambiando discorso.

@lindasartini @laura Gandhi affermava che resistere militarmente a un'aggressione è di gran lunga meglio che non resistere, se l'alternativa nonviolenta non è praticabile. E in Ucraina oggi non è praticabile nessuna alternativa nonviolenta. Che non si improvvisa e richiede, tra l'altro, una forte leadership.

Ma io non chiedo nemmeno agli ex compagni di strada pacifisti di essere favorevoli alla difesa armata. Basterebbe che facessero quello che hanno fatto fino a ieri: andare in piazza e condannare l'aggressore. Senza se e senza ma. Di fatto il movimento pacifista europeo sta rafforzando Putin, ossia un dittatore fascista che sta massacrando migliaia di civili. E questa è una responsabilità storica enorme per il movimento pacifista.

@lindasartini Non c'è nessuno che non premetta il proprio odio per Putin. Salvo poi prendersela con la NATO. Un po' facile, no?

@lindasartini @laura

Io continuo invece a trovare singolare la differenza tra oggi e i tempi della guerra in Iraq (o anche nella ex-Jugoslavia). Allora si trattava della guerra contro un dittatore come Saddam Hussein, eppure in piazza nessuno parlare di "non annichilire militarmente l'avversario", così come nessuno ricordava che be', in fondo quella irachena non era proprio una democrazia.

L'annichilimento militare dell'avversario mi sembra una prospettiva remota. Si tratta piuttosto di non lasciarsi annichilire. Vedo che PeaceLink pubblica con un certo piacere, e in modo quasi ossessivo, notizie sul fallimento della controffensiva ucraina.

La cautela nei confronti di Putin è esattamente ciò che ci ha portato a questo punto. Perché che le idee di Putin siano apertamente fasciste è noto a tutti - il suo ideologo, Alexandr Dugin, circola da tempo in Italia -, che abbia cercato di destabilizzare diversi paesi europei e non, finanziando i movimenti di estrema destra anche. Così come sappiamo bene cosa ha fatto in Cecenia.

La situazione è questa: c'è un paese fascista che sta massacrando la popolazione civile dell'Ucraina, che ha già subito un genocidio nel secolo scorso, e i pacifisti ripetono follemente gli slogan di trent'anni fa. E' il suicido del pacifismo e della nonviolenza.

@lindasartini @laura

1. La Russia non è entrata nella NATO perché pretendeva di entrare non in condizioni di parità, ma con privilegi rispetto agli altri Paesi.

2. Se la Russia fosse entrata nella NATO, la Cina si sarebbe trovata ad avere la NATO ai confini. Ed avrebbe avuto ragione di opporsi.

3. Putin non ha tollerato un bel niente. La NATO ha sempre avuto riguardo di Putin. La proposta di ingresso dell'Ucraina è stata rigettata proprio per non irritare Putin. Nonostante l'Ucraina, come Paese libero, avesse il diritto di decidere autonomamente la sua politica estera.

4. Per molti piccoli Stati la NATO è l'unica possibilità per assicurarsi la difesa. È il caso dell'Albania, un paese piccolissimo assolutamente non in grado di difendersi. E che pertanto ha chiesto l'ingresso nella NATO.

5. Per i paesi ex-comunisti la NATO - come alternativa all'Europa - rappresenta una scelta di campo: un modo per allontanarsi dal passato comunista e scegliere l'Occidente. È una scelta che può sembrare discutibile, ma è sciocco ritenere che vi sia dietro chissà quale manovra del corrotto Occidente.

@lindasartini @laura Mi sembra bizzarro, con un paese apertamente fascista che sta massacrando migliaia di persone, ritenete che la priorità sia la NATO. Occorre peraltro ricordare che nel '94 la stessa Russia voleva entrare nella NATO.

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