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Il professor Caio de Piciis ha scritto il suo ultimo libro: “Impronte heideggeriane nel pensiero di Andrea Emo”. Il professor de Piciis sa che se vuol fare bella figura deve pubblicare il libro con certe case editrici. Contatta così la casa editrice MarcoDiavoli, specializzata in saggistica. Tanti compliment.i, il saggio è grandioso e il mondo della filosofia non sarà più lo stesso. Ma sarebbe bello se il professor de Piciis potesse contribuire alle spese di edizione che, si sa, sono notevoli. Potrà acquistare qualche centinaio di copie. Ma sarebbe anche apprezzabile se facesse acquistare il libro ai suoi studenti. Certo, dovrà fare attenzione a che non lo fotocopino, perché si sa come vanno a finire queste cose.
Il professor de Piciis muore dopo aver pubblicato una ventina di questi capolavori. Dieci anni dopo la sua morte nessuno dei suoi testi fondamentali è più in commercio. E nessuno, per dirla tutta, sa più granché di lui.
Il professor de Piciis avrebbe potuto pubblicare il suo libro fondamentale su Andrea Emo con una casa editrice con licenza aperta. Avrebbe potuto mettere a disposizione di tutti il PDF. Avrebbe potuto diffondere lui stesso il PDF presso i propri studenti. Avrebbe risparmiato soldi, avrebbe trasmesso ai suoi studenti il valore della condivisione della cultura e dopo dieci anni i suoi testi sarebbero ancora disponibili online.

Per l’istituzione uno studente che spara pallini è un problema disciplinare. Senza se e senza ma. Lo è anche per l’opinione pubblica. E per i pedagogisti. Per la socioanalisi è un analizzatore.

Per buddhisti e jainisti ogni forma di vita va rispettata. Per gli hinduisti le mucche sono sacre. Per i musulmani è sacro il Corano.
Buddhisti e jainisti fanno bene a rispettare le zanzare e le formiche, ma non hanno il diritto di pretendere che tutti facciano altrettanto. Gli hinduisti fanno bene a rispettare le mucche, ma non possono pretendere che chi non è hinduista non le macelli. I musulmani fanno bene a considerare sacro il Corano, ma non hanno il diritto di pretendere che chi non è musulmano faccia altrettanto.

Appunti. Napoli, 2010. Mariarca Terracciano è un’infermiera dell’ospedale San Paolo di Napoli. Lavora, ma gli stipendi non arrivano. Decide così di scioperare. A modo suo: cavandosi ogni giorno una quantità di sangue. Per dire: mi state uccidendo. Muore sul lavoro per un malore poco dopo aver terminato il suo sciopero. Lascia due figli. Su di lei qualche articolo nella stampa locale.
Altrove storie simili hanno dato origine a rivoluzioni.

In moltissime classi, quasi ogni giorno, accadono atti anche gravi che coinvolgono gli studenti. Si va dallo studente che lancia una bottiglia piena contro il compagno a quello che durante la gita scolastica fa sparire l’insulina della compagna diabetica, rischiando di ammazzarla. Tutti questi atti, come è giusto che sia, non finiscono sui giornali. Sono ordinaria amministrazione. Dal momento che non finiscono sui giornali, nessuno ha da ridire se uno studente, anche dopo aver compiuto una cosa grave, viene promosso: e magari anche con un buon voto in condotta. Perché a scuola si valutano i progressi, e se uno studente dopo aver fatto un errore ne è diventato consapevole, la scuola ha raggiunto pienamente i suoi obiettivi educativi. E’ successo quest’anno in una delle mie classi: una studentessa sospesa per un fatto grave è cambiata radicalmente nel secondo quadrimestre. E ne abbiamo preso atto. Penalizzarla per la condotta a fine anno avrebbe significato negare un processo in atto: etichettarla, fissarla a quel comportamento sbagliato. Diseducarla.
A quanto pare va diversamente quando a subire un atto più o meno violento è un docente. Che, certo, è un /pubblico ufficiale/. Ma in un contesto educativo tutti dovrebbero avere la stessa importanza, lo stesso diritto al riconoscimento, la stessa intangibilità. Un atto contro compiuto da uno studente contro un altro studente ha esattamente la stessa gravità di un atto compiuto contro un docente.
C’è un paradosso nella discussione pubblica sul caso della docente impallinata. Chi si dice scandalizzato per quella promozione e per quel voto in condotta, rivendica il rispetto dei docenti. Ma lo fa mancando di fatto di rispetto ai docenti di quel consiglio di classe, con la pretesa assurda di sostituirsi a loro nel giudizio, senza nulla sapere delle persone e delle situazioni.

Compiti per l’estate: ristudiare Lapassade, l’analisi istituzionale e la socioanalisi. Vedere se è fattibile il prossimo anno sperimentare in una classe l’autogestione pedagogica.

Un mio libro del 2006. In più di quindici anni questa pagliacciata dei percorsi interdisciplinari agli esami è perfino diventata più grottesca: ora i collegamenti lo studente deve improvvisarli.

Siamo fiduciosi nell’esodo dei putiniani italiani. E’ meraviglioso avere un posto in cui poter vivere secondo i propri ideali di merda.

repubblica.it/esteri/2023/06/2

Usa un Boox Note Air 2 in pubblico. Dopo cinque minuti immancabilmente qualcuno ti chiederà cos’è. Dopo che glielo avrai spiegato manifesterà il proposito di comprarsene uno. E dopo che gli avrai detto quanto costa ci ripenserà.

Questa notte Ermes ha pianto a dirotto per i dentini. Notte in bianco o quasi. Mi sono svegliato con un senso di stanchezza che aveva del metafisico. Kai mi son gettato sotto la doccia, mi sono costretto giù per le scale e su per l’autobus. E nell’autobus ho guardato la gente. Mi sembravano tutti strappati dai loro letti, con addosso una stanchezza metafisica. E per un attimo mi è sembrato davvero tutto havel havalim. Perché cazzo lo facciamo? Perché ci siamo gettati in questa impresa? A che pro? Per il bene di chi ci alziamo ogni mattina per andare al lavoro? Perché ci siamo messi a costruire cose su cose? Perché non ce ne stiamo in pace?
Sto rileggendo la “Repubblica” di Platone. M’era sfuggita una cosa. Non sono l’unico a quanto pare cui è sfuggita. La famosa utopia di Platone, quella della società divisa in caste, non è affatto l’utopia di Platone. A Glaucone Socrate propone la sua società ideale. Una società di persone semplici, che vivono una vita frugale, mangiando farro e grano, cipolle e fichi. Ma Glaucone protesta: manca il companatico. E allora Socrate si lancia con la descrizione di una “società malata”. Che tanto per cominciare dovrà avere un esercito, perché se vuoi di più devi strapparlo al tuo vicino.

Ma, alla fine, perché non siamo rimasti cacciatori-raccoglitori?

Abbagli. Sei gay e questo ti porta a essere aperto verso le diversità. Diversità che include però l’omofobia. È lo stesso errore che porta chi è antirazzista a credere, contro ogni evidenza contraria, che siano antirazzisti anche gli immigrati.

Michigan, bandiere del Pride vietate, il sindaco musulmano tradisce l’America liberal - la Repubblica

repubblica.it/esteri/2023/06/1

Questi non sono youtuber.

Torino, volante della polizia investì e uccise un ciclista: “Andavano troppo veloce e non avevano la sirena” - la Repubblica

torino.repubblica.it/cronaca/2

GitHub - imartinez/privateGPT: Interact privately with your documents using the power of GPT, 100% privately, no data leaks

github.com/imartinez/privateGP

Antonio Tajani: “Berlusconi resterà sempre il nostro leader”.
Andranno avanti a sedute spiritiche.

Bonus points for the picture above. At the time #Berlusconi claimed that he had managed to convince Putin to associate #Russia with #NATO (!) thus ending the cold war (!!).

Among other things he was a pathological liar and had an ego so big that Elon Musk's and Donald Trump's pale in comparison.

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