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Nel 1882 la mia scuola aveva solo sei iscritti, di cui tre egiziani.

Esistono due forme di piacere: il piacere dei cercatori di piacere e il piacere dei negatori del piacere. Il piacere dei primi è quello dell'acqua e del vino, del cibo e della musica, della lettura e del pensiero. I negatori del piacere hanno qualcosa di più alto, in genere qualche forma di dovere, e in nome di questo più alto negano, sdegnati, i piaceri. Il piacere in questo caso non è estetico, legato alla sensazione, ma nasce dalla percezione di sé in rappoto all'altro. Il negatore del piacere qui ed ora trae il suo piacere dal sentire di avere un posto nella società, o nel cosmo, perfino; di essere un soggetto riconosciuto. Per ottenere questo piacere più alto, o preteso tale, il nostro soggetto deve farsi seduttore: dell'altro o di Dio stesso. Può godere di sé solo nella misura in cui l'altro cede alla sua seduzione. E quando ciò riesce, potrà riposare nel suo io come in un nido. E godere di questo.

Il piacere dei negatori del piacere, in altri termini, è un piacere egoico al massimo grado. È il piacere di un io che si sa sicuro nel mondo, o perfino al di là del mondo. Questo ego tronfio al tempo stesso accuserà di egoismo chi segue la miriade dei piaceri. Può farlo, perché il suo egoismo appare nascosto dietro il paravento del più nobile disinteresse.

Colui che persegue la moltitudine dei piccoli piaceri al contrario è sedotto, i piaceri lo portano con sé. E questa seduzione può essere schiavitù ma anche, con arte sottile, liberazione. Un piacere, poi un altro, poi ancora un altro. Questa sensazione, poi un'altra, poi un'altra ancora. E: _solo_ questo. Solo questo piacere, solo questa sensazione. Una molteplicità di punti di piacere senza più alcuna linea che li unisca.
Senza alcun io sottostante. Un piacere senza soggetto.

Quando questa arte sarà particolarmente raffinata sarà la sensazione stessa a racchiudere in sé l'intero arco della vita: tanto la sensazione di piacere quanto quella di dolore.

Differenziare gli stipendi dei docenti in base al carovita, dice Valditara. Io vivo dal 2014 a Siena; prima vivevo a Foggia. Foggia, essendo un posto di merda, è una delle città più economiche d'Italia. Siena invece è piuttosto costosa. Ma. A Siena posso andare al lavoro in bus, perché i mezzi funzionano; e l'abbonamento costa poco più di un euro al giorno. A Siena posso mandare mio figlio al nido privato che è a due passi da casa senza spendere un euro, grazie ai contributi comunali. A Siena non pago il ticket per i farmaci e posso contare su un sistema sanitario che funziona. A Siena l'assicurazione auto della mia compagna costa, letteralmente, un terzo di quanto costava a Foggia; perché a Foggia gli onesti pagano per i delinquenti.
A conti fatti, non saprei dire se sia più costosa Foggia o Siena.

Su Internet Archive è possibile scaricare gratis in pdf ed ePub il mio _La luna nell'acqua. Una mappa per perdersi nel Dharma del Buddha_.

archive.org/details/vigilante_

Testo un nuovo metodo di valutazione. Terminato lo studio dell'argomento, per tre lezioni gli studenti lo ristudiano in classe divisi in gruppi. Quindi formulano una autovalutazione individuale. Nelle due o tre lezioni successive giro tra i gruppi per confermare o meno le loro autovalutazioni.

Ok, il libro si fa leggere. Ma sorprende che un libro Sellerio abbia una così scarsa cura editoriale.

Mio figlio sta cominciando ad articolare il primo nome di persona. Purtroppo non è Antonio - io - o Gioconda - la mamma. È Alexa.

In prima lezione di psicologia. Parlo dell'importanza di avere una mente aperta al nuovo, priva di pregiudizi e creativa. Sono tutti d'accordo. Li metto alla prova. Mostro quattro video. Nel primo c'è la preparazione del caffè con la moka, nel secondo con la chemex, nel terzo con la french press, nel quarto con l'aeropress. Quale è il metodo migliore? Rispondono all'unisono: la moka. No, spiego: è il peggiore. E si scandalizzano.

Questo è il modo in cui nel 2019 un autorevole manuale di storia presentava la situazione in Ucraina. (Bresciani et al., "Storie", Treccani, vol. 3).

Finalmente sono riuscito a mettere nero su bianco l'articolo su Ivan Il'in e il fascismo di Putin. Prossimamente online.

- Alexa, metti Arroyos de la Alhambra di Barrios.
- Ho aggiunto olio alla lavanda alla tua lista della spesa.

Quest'anno farò in quinta anche Carlo Michelstaedter. Sto rileggendo per l'ennesima volta _La persuasione e la rettorica_ per cercare il modo migliore di presentarlo ai miei studenti. E ogni volta è un colpo al cuore.

Oggi spunta fuori in prima una seconda copia del mio ultimo libro. E la studentessa vuole la dedica. La scrivo con imbarazzo, e aspetto le accalorate proteste dei miei colleghi e dei genitori perché costringo gli studenti a comprare i miei libri, per di più di argomento scandalosissimo.

Solo in Italia uno che ha copiato buona parte dei suoi libri ed è stato pure sgamato, come Umberto Galimberti, può pontificare su questo e quello con l'aria del grande intellettuale.

Bonaccini:

> Giorgia Meloni non è fascista. Semmai il pericolo è un sovranismo amico di Paesi che hanno torsioni autoritarie, come l’Ungheria. E l’assalto a Capitol Hill, come quello di Brasilia, è stato tecnicamente fascista. Purtroppo la destra italiana ha avuto simpatia per Trump e Bolsonaro.

Qualcuno gli dica che la destra italiana che ha avuto simpatia per Trump e Bolsonaro è Meloni.

In quinta mostro il video di Sangiuliano che straparla di Dante ed Hegel e lo analizziamo. I ragazzi scuotono la testa e ridono. Nessuno di loro avrebbe superato la verifica su Hegel dicendo sciocchezze simili.

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