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@diffrazioni Uno dei principali riferimenti del neofascismo è oggi René Guénon, che è autore tra l'altro di un libro su Dante esoterico. Immagino che venga da qui, anche, l'idea di un Dante di destra.

Sarebbe interessante capire se è così anche in Italia. Da noi una parte significativa del lavoro universitario è sulle spalle di docenti a contratto, pagati in modo ridicolo o non pagati affatto.

fediscience.org/@erinnacland/1

@nachocarreras Sigues hablando de Estados Unidos. Hasta los niños saben que Estados Unidos es sucio y malo. Pero hábleme un poco de Rusia. Porque hoy hay un país fascista que está masacrando a algunas personas en Ucrania.

@nachocarreras Estáis tan cegados por el odio contra EEUU que no veis el peligro del fascismo ruso.

@afajlla Permettimi: sono l'unico a decidere quale uso fare del mio tempo. Tu avresti fatto bene a impiegare tre minuti in più e spiegare perché non sei d'accordo. Ma in fondo anche tu...

@Helen@mastodon.uno Il nonno della mia compagna in un paese comunista ha fatto diciotto anni di carcere per aver criticato il regime.

@brokenlink@mastodon.bida.im Cavalcanti più di Cecco.

@Josephine@mastodon.uno Il punto è proprio questo: noi possiamo considerare al più allegoriche immagini che per Dante - o per Simone Martini - erano vive e vere. Non viviamo più da tempo in quel mondo di immagini. L'arte del Trecento possiamo goderla appunto solo come arte, mentre era tutt'altro.

@Josephine@mastodon.uno Non ne sono sicuro. Il problema con Dante mi sembra essere l'esatto contrario: lo si presenta come un nostro contemporaneo o quasi. Soffermandosi su quei passi che sono più vicini alla nostra sensibilità. Ma Dante vive, come i sufi islamici, in un mondo nel quale gli angeli sono esseri reali, e il rapporto tra essere umano e Dio è mediato da un sistema di immagini. Oggi un tale sistema iconico è al di fuori della nostra portata. Al massimo possiamo provare a recuperarlo come realtà archetipica, ma temo senza grosso successo.

@Josephine@mastodon.uno Poeticamente Dante è stato subito superato, da un lato da Petrarca, dall'altro da Boccaccio, due autori che appartengono già al mondo moderno. Dante è interamente chiuso nella Weltanschauung medioevale. Per noi è difficile comprenderlo, come è difficile comprendere un mistico persiano come Hafez. Non a caso la cantica meno letta è il Paradiso.

@senzapretese@mastodon.uno Però occorre un talento particolare per annoiare con i tre minuti di un brano di musica pop.

Non amo Dante, e perciò non mi straccerò le vesti perché un tale lo ha definito di destra. Certo è un azzardo usare con un autore vissuto sul finire del Medioevo categorie come destra e sinistra. Ma non è una cosa del tutto arbitraria. Non si può negare che una visione verticale e gerarchica della società sia di destra, ad esempio: e dunque si potrà dire che sì, Platone è più a destra di Democrito.
Ma cosa è destra oggi in Italia? Se si cerca un autore fondamentale della nuova destra italiana (e non solo), bisogna guardare a René Guénon. Il fascismo attuale è nella sua essenza antimoderno e tendenzialmente esoterico. E Guénon ha scritto, tra le altre sue infinite merdate, un saggio sull'esoterismo di Dante. Di cui dev'essersi ricordato il povero signor nulla espettorando la sua chiacchiera.

@senzapretese@mastodon.uno Suvvia, _peccato_ lo riserverei a chi non sa apprezzare Buxtehude.

Cinque ragioni per le quali non ho mai amato De Andrè.

1. È stato un musicista mediocre. Dal punto di vista strettamente musicale un Lucio Dalla era infinitamente più avanti di lui. Per avere una versione ascoltabile delle sue canzoni migliori c'è stato bisogno della PFM.

2. Ha copiato a man bassa, da Leonard Cohen a Brassens. In Italia è sembrato originale perché l'Italia è il paese in cui Elvis può sembrare uno che imita Little Tony.

3. La sua visione del mondo ipersemplificata - di qui i poveri, gli umili e gli esclusi, di là i borghesi - è superficiale, e dunque volgare.

4. Il suo essere antiborghese è un equivoco. Perché stereotipata e sentimentale, la sua visione della società è interamente borghese. Non a caso i proletari non lo hanno mai ascoltato. L'ascolto di De Andrè era, dalle mie parti, un test infallibile di provenienza borghese. Non c'è opposizione autentica alla borghesia che non parta dal riconoscimento della sua grandezza e del suo straordinario ruolo storico - a partire da Marx ed Engels. De Andrè serve ai piccolo borghesi per sentirsi romanticamente un po' proletari.

5. La maggior parte delle sue canzoni sono semplicemente di una noia mortale.

@statussquatter @gabriella32877 @coso_come_se_chiama Ma io sono favorevolossimo alla pace conla Russia. Basta che si ritiri subito dall'Ucraina, che paghi i danni di guerra e che Putin sia processato per quello che è: un criminale.

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