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Ragazzi, mi son preso mezzo chilo di fondi di salame; avete consigli di ricette per usarli tutti velocemente?

rastinza boosted

@Lilithh @coso_come_se_chiama

Nei tardi anni '70 una mia compagna di scuola, abbastanza notevole, quando qualcuno le gridava dietro "Scopi?" rispondeva: "Io sì, tu arrangiati."

Ciò mi ha dato l'ispirazione per l'adesivo dei Camalli più gettonato (soprattutto tra NUDM…).

Se la frase vi piace copiatela pure.

Arrivata la busta paga ed ora si sperpera!!!!

Quelle testine mi dicono risotto per cena.
Polmoni e interiora ci vanno in brodo?

@NicholasLaney@nebbia.fail
Si, questa è un'ottima soluzione a mio avviso per i lavori scomodi.
Tuttavia non risolve il problema delle "innovazioni" scomode.

Tuttavia anche il lavoro a turni ha dei problemi: uno diventa più bravo lavorando a lungo ad un singolo compito.
Inoltre devi organizzare il tutto in modo da fare si che qualcuno sostituisca la persona nel suo lavoro precedente.
Prendiamo un chirurgo e mandiamolo a raccogliere pomodori.
A quel punto devi tuttavia avere un altro chirurgo che lo sostituisca.
Inoltre vi sono altri problemi da risolvere che mi vengono in mente: il chirurgo che se ne va potrebbe sapere delle cose specifiche sui suoi pazienti che il nuovo non saprebbe; dunque ottieni in fine uno che raccoglie male i pomodori ed uno che non cura i pazienti in modo ottimale.
@GustavinoBevilacqua

@NicholasLaney@nebbia.fail
Ci stiamo fraintendendo, io non mi sto riferendo a ciò che si produce o alla quantità.
Il mio discorso è indipendente dal metodo produttivo o distributivo.
Non vedo perché tirare in mezzo questi argomenti e non focalizzarsi su un problema alla volta.
Sicuro, le soluzioni sono trasversali; però analizzare un intero sistema e cercare una soluzione ottimale globale è molto meno efficiente che non fare delle migliorie focalizzate a risolvere dei problemi ben definiti.

Io ho introdotto il discorso dei luoghi scomodi, o se vuoi anche dei lavori scomodi.
Se tutti vivono bene, in che modo convinci qualcuno a spalare la merda delle vacche?
Ci saranno sempre dei lavori meno apprezzati di altri o luoghi meno desiderati.
Mettiamo che Parigi sia una delle città più desiderate dalla gente, se tutti stanno bene allora può darsi che moltissimi ci si vogliano trasferire; si può mettere 1% della popolazione mondiale a Parigi?

È facile dire: paghiamo di più, è anche quello che ho proposto io.
Sto cercando soluzioni un po' più strutturate tuttavia.
Cosa vuol dire pagare di più?
Se la gente sta bene, sarebbe disposta comunque a fare certe cose o non le farebbe a prescindere dalla paga?
Se prendi un miliardario e gli dici che gli dai un milione al giorno per scaricare casse al porto può darsi che accetti, ma è anche molto probabile che si rifiuti perché non ha un reale interesse.

Questo problema permane anche riducendo la produttività al 50% o quanto ti pare, ci sarà sempre qualcuno che deve lavorare e ci saranno sempre dei lavori meno apprezzati.
Certo, può darsi che si trovino alcune persone che hanno la passione per fare quei lavori, ma sarebbero in numero sufficiente?
@GustavinoBevilacqua

@NicholasLaney@nebbia.fail
L'espansione delle città danneggia molto di più l'ambiente che i paesini dispersi tra le montagne che invece convivono con i boschi.
@GustavinoBevilacqua

@sparkit
Non parto da questo presupposto, osservo che in molti casi questo è il modo in cui funziona attualmente.
In alcuni campi non c'è bisogno di gente disperata, ad esempio la ricerca scientifica viene portata avanti da persone benestanti.
Sono d'accordo che esplorazione e scoperta siano istinti innati, tuttavia vengono blanditi e rallentati dal benessere.

I figli di papà in genere non valgono molto.
Credo sia utile trovare un modo per spingere le persone che stanno bene a fare cose utili che però in genere vengono evitate.

@Yaku
Si, sono d'accordo.
L'acqua frizzante prodotta aggiungendo CO2 non ha ragione di esistere.

@drfrededison
Da che mi ricordi la chiusura di TNT Village non è dovuta ai capricci dei detentori di diritti, ma al fatto che Di Liberto si ruppe i coglioni della gente ingrata che lo utilizzava senza mai fare una donazione.
Non riuscivano a sostenere i costi dei server ed hanno deciso che in fondo la gente non se lo meritava.

@NicholasLaney@nebbia.fail
Io credo che sia una domanda importante per chiunque creda in un mondo più egualitario e senza povertà.
Non basta indicare i problemi, bisogna anche proporre delle soluzioni; per quanto pessime che siano si possono poi migliorare individuandone i problemi.

"Qual'è la vera utilità sociale di coltivare un deserto, estrarre delle materie prime rare, o trasformare foreste in allevamenti di bestiame"
Da quanto dici sembra che tu preferiresti che queste cose non si facessero, può darsi che effettivamente non siano necessarie per il benessere delle persone; ma io lo dubito.
Ragionando così si può anche dire che non vi è utilità nel lavorare in ufficio, in fabbrica, nei campi e negli ospedali.
Potremmo anche tutti metterci d'accordo e smettere di fare tutte queste cose e vivere tutti come pari senza povertà.
Però a quel punto, il fatto che nessuno abbia nulla non vuol dire che siamo tutti ricchi.
Nessuno farebbe nulla e vivremmo tutti nella miseria in quanto ci mancherebbero le cose che ci fanno stare bene.
@GustavinoBevilacqua

rastinza boosted

L'isola che c'è troppo.

Dal primo febbraio al 31 luglio è territorio spagnolo, per il resto dell'anno territorio francese.

Dal 1660.

bbc.com/travel/article/2022070

@NicholasLaney@nebbia.fail
Stai parlando della distribuzione delle risorse.
Per poterle distribuire bene devi comunque averle.

L'utilità sociale di coltivare il deserto è produrre cibo ed evitare ulteriore desertificazione.
Estrarre metalli permette di fare moltissime cose altrimenti impossibili, come costruire mezzi di trasporto o computer che hanno rivoluzionato e migliorato la vita delle persone.

Il fatto che in questo momento solo alcune persone beneficino di ampie ricchezze è il motivo per cui faccio questa domanda: come si può migliorare un sistema che funziona se non identificandone uno migliore?
Per evitare la povertà a tutti bisognerà fornire queste risorse a tutti, quindi comunque ci dovrà essere qualcuno che le produce o le estrae.
Uno dei problemi è questo: come spingere la gente a fare cose utili che tuttavia qualcuno farebbe solo se spinto da povertà in questo momento?

L'inurbamento è un ottimo esempio: in Italia la gente è ricca e nessuno vuole più vivere nei paesini, questo crea vari problemi.
@GustavinoBevilacqua

@surveyor3
Certo che si può dare più soldi a chi ci va; ma una cosa è dirlo così a parole, mentre un'altra cosa è trovare una strategia efficace che funzioni

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