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Domani a Milano, 17:30, c'è il secondo incontro di depreDATI, autodifesa dalla sorveglianza digitale

Con @quinta e il sottoscritto si impara a difenderci da #tracker, #cookie e gli strumenti di sorveglianza

Info e prenotazioni si trovano qui: depredati.eu

L'incontro è in presenza e gratis

E inoltre regaliamo il fumetto ContraChrome

#gafam #privacy #gdpr

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Conoscete Contra Chrome?

Il fumetto, liberamente scaricabile e distribuibile, racconta come #Google #Chrome sia diventato a nostra insaputa uno strumento di sorveglianza. Un lettura che fa ridere e riflettere, informa, apre gli occhi.

Si trova qui:
contrachrome.copernicani.it/pa

Lo regaliamo stampato bene a chi domani partecipa a depreDATI, laboratorio di autodifesa dalla sorveglianza digitale, con @quinta e il sottoscritto

Per info e prenotazioni: depredati.eu

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We’re looking for developers who use open source and want to contribute back. For this purpose, we are announcing three challenges for you to work on FOSS with up to €300,000 per project. The challenges will run up to 8 months in two 4-month rounds.

We want to identify critical issues in the open source ecosystem and empower people to work on them. sovereigntechfund.de/en/challe
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La conferenza di #RichardStallman di domani (Working for the public. Universities, software and freedom) può essere seguita anche qui: stallman.org/talks.html

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Borsa di dottorato PNRR: "Uscire dallo stato di minorità. Cittadinanza digitale (*) e strumenti di emancipazione" (sc_pol06_B) dottorato.unipi.it/index.php/i (*) o cibernetica :-)

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Borsa di dottorato PNRR: "Uscire dallo stato di minorità. Cittadinanza digitale (*) e strumenti di emancipazione" (sc_pol06_B) dottorato.unipi.it/index.php/i (*) o cibernetica :-)

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Quale metodo usano gli americani per fare la guerra economica contro la Francia? La risposta di Arnaud Montebourg - ex ministro dell'Economia francese

@politica

"Usano strumenti militari. Prima di tutto, usano tutti i sistemi di ascolto e di intelligence su cui hanno costruito dopo l'11 settembre. Non ascoltano i terroristi... beh, certamente lo fanno e questo è molto buono... ma loro ascoltare le aziende straniere che competono con le loro.

Quindi è molto semplice, è diventato chiaro nel 2014 quando #Snowden ha rivelato che c'erano 75 milioni di conversazioni ed e-mail che erano state sfruttate dalla NSA sulla Francia, sulle aziende francesi. Quando Pierucci - un uomo che oggi dovrebbe indossare la Legion d'Onore perché ha difeso la Francia piuttosto che i suoi interessi accettando di scontare due anni ingiustificati di carcere nelle carceri americane nell'affare Alstom... quando il signor Pierucci è stato arrestato a Manhattan dai pm gli hanno messo sotto il naso 1 milione di mail. Come hanno ricevuto 1 milione di email? Con intercettazioni illegali. 1 milione di email: un avvocato avrebbe impiegato 3 anni a leggerle... quindi non poteva difendersi. Quindi quelli sono gli strumenti militari.

In secondo luogo, hanno uno strumento chiamato diritto extraterritoriale. Gli americani usano una forma di legge, che è una legge imperialista, che consiste nel dichiararsi competenti per questioni che non li riguardano affatto.

Esempio: Alstom, un contratto tra l'Indonesia e una società francese. Ritengono che ci sia stato un reato commesso in questa materia 10 anni fa e fanno causa ad Alstom! Gli Stati Uniti non sono una vittima, nessuna compagnia americana è stata coinvolta in questo caso. Si dichiarano poliziotti del mondo minando gli interessi sovrani. Quindi questa è un'interferenza. Lo fanno in TUTTI i campi, e soprattutto in quello economico.

Ad esempio ITA. L'ITAR è interessante: gli Stati Uniti hanno fissato un elenco di 22.000 componenti sui quali si attribuiscono il diritto di autorizzare o meno l'esportazione da parte di una potenza straniera. Esempio: compri una vernice da mettere sull'ala del Rafale [un aereo da caccia francese] che è nella lista ITAR perché non è prodotta in Francia ma negli Stati Uniti o altrove... a causa di questa unica vernice si concedono il diritto di dire: "hai il diritto di esportare in questo o quel paese, ma non in questo perché è nemico degli Stati Uniti d'America". Perché dovrebbe interessarmi se è un nemico degli Stati Uniti d'America? I nemici dei miei alleati non sono necessariamente miei nemici! Esempio: hanno vietato l'esportazione di Rafales in Egitto a causa dell'ITAR. È così, e perché? Quindi la nostra urgenza dovrebbe essere quella di produrre questi 22.000 prodotti in Francia... O in Europa, nei paesi alleati anch'essi vittime dell'ITAR. Questa è una politica sovrana.

Posso anche parlarvi dell'American Patriot Act. 2001, 11 settembre, cosa fanno? Quando una società francese viene acquistata da una società americana, il governo americano ha il potere unilaterale di richiedere tutte le informazioni su una società controllata da una società americana. Assolutamente tutte le informazioni: brevetti, tecnologie, persone, ecc. Senza alcuna motivazione e senza autorizzazione giudiziaria, il che significa che si tratta di ricerche illegali.

Ecco perché nella vicenda dell'acquisizione delle valvole che equipaggiano i nostri sottomarini nucleari e le nostre centrali nucleari - le valvole Segault che vengono prodotte a Mennecy, nell'Essonne - sono intervenuto dicendo "è fuori discussione che questa attività passi sotto il controllo americano" ed ora è una società controllata dai canadesi. I canadesi non hanno diritti extraterritoriali, non è un problema lavorare con i canadesi. Ma gli americani sono diversi perché sono predatori. Questo è il motivo per cui ho detto "è fuori discussione che Segault, che equipaggia i nostri sottomarini nucleari, dia le nostre informazioni a una potenza straniera". Poiché i canadesi non hanno il diritto di farlo, se lo fanno è criminale. Ma per gli americani è la legge farlo!"


L'intervista a Arnaud Montebourg

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[Qualche osservazione a margine di “La valutazione che educa” di Cristiano Corsini, di cui vorrei fare una recensione.]

Immaginiamo uno studente che abbia voti eccellenti in tutte le discipline. Può essere che abbia un interesse reale per tutte le discipline e per tutti gli argomenti affrontati in tutte le discipline. Non è impossibile; però è raro. Perfino il docente, che si suppone sia appassionato della disciplina che insegna, ammetterà, se è onesto, di non provare la stessa passione per tutti gli argomenti che propone agli studenti. E forse su tutti non è ugualmente preparato; e su alcuni forse le sue lezioni, se fossero valutate numericamente, non raggiungerebbero un cinque.
Possiamo ragionevolmente credere, dunque, che siano pochi gli studenti con un interesse così ampio. Molti di meno di quelli che raggiungono buoni voti in tutte le discipline. Che succede in questo caso? Come fa il nostro studente a prendere comunque otto o nove in tutte le discipline? Semplice: studia anche in mancanza di interesse. Se si dovesse definire la sua competenza, la si potrebbe descrivere così: svolgere qualsiasi compito assegnato, anche in mancanza di interesse, facendo esattamente ciò che viene richiesto. È questo, e non altro, che misura una valutazione eccellente in tutte le discipline. Di che competenza si tratta? La scuola respinge con sdegno l’idea di essere il luogo in cui si prepara al mondo del lavoro. Essa pretende di essere, invece, palestra di pensiero critico. Ma questa competenza è invece esattamente ciò di cui ha bisogno il mondo del lavoro. A dire il vero non tutto. Si pensa troppo male del mondo del lavoro se si ritiene che ovunque servano questi esecutori assoluti, indifferenti al pensiero e all’interesse. Servono tuttavia in alcuni contesti. È questa competenza che si richiede allo stesso docente, ad esempio, quando gli si impone di compilare documenti burocratici assolutamente idioti, inutili, folli.
Dietro una eccellenza diffusa c’è dunque un approccio finto al sapere. Forse perfino una assoluta indifferenza ad esso. C’è un atteggiamento puramente procedurale. La vocazione ad essere, per dirla con Michelstaedter, “un degno braccio irresponsabile della società”. L’esatto contrario del mitico pensiero critico.
Quando prendo una classe nuova spiego agli studenti (poi mi toccherà spiegarlo ai genitori; rinuncio a spiegarlo ai colleghi) che considero desiderabile una curva dei voti altalenante: un 8 seguito da un 6, magari da un 5; e poi ancora un 7. Perché, spiego, è così che funzioniamo. È così che funziona il nostro interesse, che non è ugualmente attratto da tutto, e che non può essere messo fuori gioco in una faccenda che ha a che fare col piacere, come lo studio; ed è così che funzioniamo noi in generale: perché a volte siamo stanchi, o presi da altro, o annoiati. Non siamo macchine che sfornano prestazioni eccellenti. Gli studenti annuiscono, poi qualcuno alza la mano. E mi fa notare che è vero, è verissimo. Ma la società chiede i voti alti. Lasciamo perdere i genitori, con quelli ci si ragiona. Ma le università, ad esempio, tengono gran conto del voto del diploma. E non è che gli si può dire che il professore non aveva grande simpatia per la linea fissa dell’8 o del 9.

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Hello friends, today we’re launching cooperative.computer !

It’s like dGaaS (De-Googling as a Service). Nextcloud files storage, contacts and calendar syncing and a Matrix account all for £3 per month.

- No ads
- No data mining
- No BS

AND THAT’S NOT ALL! Don’t like it? Change it! Cooperative.computer will eventually be its own cooperative where the members decide how it’s run.

Come talk to us on Matrix today! Operators are standing-by. matrix.to/#/#general:cooperati

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A C compiler that fits within the 512 byte boot sector
SectorC (github) is a C compiler written in x86-16 assembly that fits within the 512 byte boot sector of an x86 machine. It supports a subset of C that is large enough to write real and interesting programs. It is quite likely the smallest C compiler ever written.

Source: xorvoid

That's quite an impressive achievement!
monodes.com/predaelli/2023/05/
#Fun

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@informapirata di seguito la risposta del consiglio di istituto liceo classico Albertelli con un comunicato stampa riportato su L'Antidiplomatico.

cc @MariuzzoAndrea @mcp @Shamar @monitorapa @maupao @rresoli @pietrobiase

"COMUNICATO STAMPA

Insegnanti, genitori e studenti del Liceo Pilo Albertelli di Roma difendono la scuola pubblica.

Siamo genitori del Liceo Classico Pilo Albertelli di Roma e abbiamo letto l’articolo a firma di Valentina Lupia apparso su la Repubblica di ieri, 15/05/2023, in cui la decisione del Consiglio di Istituto del 4 maggio scorso di non approvare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Next generation – Labs e Classrooms viene descritta come il risultato di una scelta ideologica fatta da genitori contrari alla tecnologia e agli investimenti nella scuola: vi chiediamo lo spazio di una replica.

Innanzitutto sgombriamo il campo da una mistificazione: non sono stati due genitori a bocciare i progetti del PNRR, ma la maggioranza del Consiglio di Istituto, organo unitario di indirizzo della scuola in cui sono rappresentate tutte le componenti: a favore dei progetti hanno votato solo il dirigente scolastico e un genitore.

Nella vostra cronaca mancano inoltre degli elementi fondamentali per comprendere quanto avvenuto. I progetti sottoposti al Consiglio di Istituto sono stati elaborati dal Dirigente Scolastico; non sono stati sottoposti al Collegio dei Docenti che non ha potuto esprimere un proprio parere; gli studenti hanno lamentato di non essere stati informati e coinvolti. Non c’è neanche la “giustificazione” della mancanza di tempo: i progetti portano la data del 24-25/02/2023, ma solo a ridosso della seduta del 4 maggio scorso la segreteria ne ha informato i consiglieri di istituto.

Dopo che il Consiglio di Istituto ha esercitato la propria funzione, studiando la documentazione, discutendo in modo approfondito ed esprimendo un voto, il tentativo di delegittimare l’organo collegiale sta raggiungendo un livello molto preoccupante. Il messaggio è molto chiaro: se il Consiglio di Istituto delibera in modo difforme dagli obbiettivi che si vogliono imporre dall'alto nella scuola, la decisione va rimessa in discussione. Un tentativo che si esprime attraverso
informazioni parziali e unidirezionali, pressioni esterne, insulti, e quant’altro che da giorni non fanno altro che provare a far passare come ideologica, vale a dire non ragionata, non fondata, la scelta operata dal Consiglio (sul sito della scuola è presenta da giorni l’intervento dei discendenti di Pilo Albertelli, ma non c’è traccia delle motivazioni dei consiglieri). Specchio sconcertante di questo clima e di come ormai la critica non abbia più diritto di cittadinanza è la dichiarazione della presidente dell’Associazione Nazionale Presidi per Roma e Lazio che abbiamo letto nell’articolo di Valentina Lupia: che importa il voto dell’organo collegiale? se è difforme dai dettami ministeriali la scuola sarà commissariata.

Chi vive nella scuola riconoscerà questo clima ricattatorio e scoraggiante. Allora le questioni di cui vale la pena discutere oggi diventano due:
1) il modo verticistico e autoritario con cui Ministero e dirigenti stanno gestendo e vorrebbero gestire la scuola pubblica;
2) quali sono le urgenze della scuola pubblica e quali dovrebbero essere le strategie di rilancio sulle quali drenare e investire risorse? Da parte nostra, ed evidentemente anche dei docenti che hanno espresso il loro voto contrario, le urgenze sono le classi pollaio, lo stato dell'edilizia scolastica, la mancanza sistematica di personale docente e ATA che rende impossibile la didattica e i percorsi di inclusione, per nominare solo le prime della lista e non entrare nel merito dei processi di aziendalizzazione della scuola.

Ecco: i progetti PNRR in discussione non guardavano a nessuna di queste urgenze e avrebbero solo costituito un'aggravante, scaricando oltretutto nuovi gravosissimi compiti sulle segreterie sotto organico e su tutto il personale.

Ed entriamo pure nel merito: questi progetti cosa propongono? Leggeteli prima di dire che chi li rifiuta sta facendo una battaglia contro le tecnologie ed è fermo all'Ottocento. Vengono per esempio prospettati laboratori per diventare curatori di play-list (professione per la quale le app che oggi si possono incontrare in un laboratorio saranno più che sorpassate tra qualche anno) e poco altro, dello stesso tenore.

Forse è troppo complesso da capire o troppo scomodo da dire che quanto sta avvenendo all'Albertelli non è la contesa tra innovazione e opportunità da una parte e vetero ideologi dall'altra? Ci dispiace deludere: tra noi ci sono ingegneri, informatici, fisici, matematici (ma anche insegnanti, operatori sociali, lavoratori autonomi, impiegati e operai); lavoriamo con le tecnologie e sulle tecnologie e sappiamo bene che il progresso tecnologico richiede una sempre maggiore complessità e profondità ed un pensiero critico che si nutre di conoscenza disinteressata. Solo con più cultura si può usare la tecnologia per il bene comune ed i mezzi tecnici possono restare tali e non trasformarsi in “fini”. La scuola 4.0 invece, non riconosce questo impianto formativo e mira solo a competenze parcellizzate finalizzate a lavori estremamente specifici.

Se un semplice NO provoca tanto scandalo, il suo valore ci sembra ancora maggiore di quello dell’esercizio del libero pensiero e dell’assunzione di responsabilità di fronte alle scelte che riguardano il futuro dell’istruzione pubblica: un piccolo no che, val bene ricordarlo, è nato al Liceo Albertelli da una comunità scolastica attiva, da genitori che già più volte quest’anno si sono riuniti in assemblea, da insegnanti che non rinunciano alla riflessione sul proprio ruolo, da studenti attenti e partecipi. Dicendo questo “no” rivendichiamo il più alto SI alla Scuola secondo lo spirito della Costituzione della nostra Repubblica.

Roma, 16/05/2023"

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Nearly all (87%) cross-border GDPR complaints to Ireland repeatedly involve the same eight Big Tech companies. Instead of fully investigating, the Irish DPC chooses “amicable resolution” to conclude 83% of the cross-border complaints it receives, according to its own statistics.

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Using "amicable resolution" for repeat offenders, or for matters likely to impact many people, contravenes European Data Protection Board guidelines.
(EDPB doc --> edpb.europa.eu/system/files/20)

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This morning: we publish analysis of #GDPR enforcement as we near 5 years.

75% of Ireland's GDPR decisions in EU-level cases have been overruled by the European Data Protection Board.

See the link for more.

iccl.ie/digital-data/iccl-2023

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sapendo che gli utenti di Mastodon sono decisamente più sofisticati della media, mi servirebbe sapere due cose

LA SECONDA:
quale client email usate per default sul cellulare ?

(boost, pls!)

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sapendo che gli utenti di Mastodon sono decisamente più sofisticati della media, mi servirebbe sapere due cose

LA PRIMA:
quale browser usate per default sul cellulare ?

(boost, pls!)

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Il Parlamento UE adotta una risoluzione che boccia l’attuale nuovo schema di accordo tra USA ed UE proposto dalla Commissione.

@eticadigitale

Forse non sarà necessaria una Schrems 3.

Il post completo dal blog di @quinta

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