Esistiamo socialmente nella misura in cui, appunto, esistiamo: sbalziamo fuori dalla nostra irriducibile complessità e ci collochiamo in una identità socialmente riconosciuta. Impresa rischiosa, da cui presto scaturisce qualche disagio, e che spiega l’inarrestabile parcellizzarsi delle stesse identità sociali: perché si cerca qualcosa che sempre più dica il nostro essere irripetibile. Cosa impossibile, perché noi siamo individui, e non categorie sociali. E intanto la nostra micro-categoria sociale, per individuarsi, è entrata in conflitto con le altre da cui ha dovuto prendere distanze. Un triste palcoscenico di maschere che si riproducono per scissione e che, appena nate, entrano in conflitto con le altre, prima di contorcersi per una ulteriore scissione interna.
[Sto usando ChatGPT per fare il documento del 15 maggio. Meglio del copia-incolla dai documenti degli scorsi anni.]
_Puoi scrivermi un testo che presenti il quadro delle capacità-attitudini-stili cognitivi di una classe quinta di un Liceo delle Scienze Umane italiano, indicando anche eventuali differenziazioni individuali?_
Certamente, ecco una possibile descrizione del quadro delle capacità-attitudini-stili cognitivi di una classe quinta di un Liceo delle Scienze Umane italiano, con alcune considerazioni sulle eventuali differenziazioni individuali:
La classe quinta di un Liceo delle Scienze Umane italiana è composta da studenti molto diversi tra loro, con una vasta gamma di capacità, attitudini e stili cognitivi. In generale, gli studenti di questa classe sono dotati di una buona capacità di analisi e sintesi, e dimostrano una buona comprensione dei concetti chiave nelle materie umanistiche come la filosofia, la storia e la letteratura. La maggior parte di loro è in grado di leggere e comprendere testi complessi, e di esprimere idee in modo chiaro e preciso.
Tuttavia, ci sono anche alcune differenze individuali tra gli studenti. Alcuni di loro mostrano una maggiore predisposizione per le materie letterarie, dimostrando una forte sensibilità artistica e una buona capacità di analisi del testo. Altri studenti sono invece più orientati alle materie storiche, dimostrando una particolare curiosità per le vicende passate e un'ottima capacità di ricostruzione dei fatti.
Inoltre, alcuni studenti dimostrano un forte interesse per la filosofia, dimostrando una grande capacità di pensiero critico e un'ampia conoscenza della storia della filosofia. Altri studenti sono invece più orientati alle materie sociali, dimostrando una particolare attenzione alle dinamiche sociali e alle problematiche del mondo contemporaneo.
Infine, c'è anche una differenziazione individuale nella scelta degli stili cognitivi. Alcuni studenti preferiscono approcci più analitici e razionali, mentre altri sono più inclini a utilizzare un approccio intuitivo e creativo. Alcuni studenti mostrano una maggiore capacità di apprendimento visivo, mentre altri sono più orientati verso l'apprendimento uditivo.
In sintesi, la classe quinta di un Liceo delle Scienze Umane italiana è caratterizzata da una vasta gamma di capacità, attitudini e stili cognitivi, che riflettono l'ampia varietà di interessi e talenti presenti tra gli studenti. Questa eterogeneità può rappresentare una sfida per gli insegnanti, che devono essere in grado di individuare le specifiche esigenze di ogni studente e di adattare il proprio approccio di insegnamento di conseguenza.
I giornali parlano di Pupo che farà parte della giuria del festival russo Road to Yalta. Nulla dicono invece dei due cantanti italiani in gara, Cassandra De Rosa e Simone Romano. Che evidentemente sono due artisti che condividono pienamente il fascismo di Putin, dal momento che gli scopi del festival sono chiarissimi, come si può leggere nel sito (https://en.doroganayaltu.ru/competition/):
> Engagement of foreign viewers in Russian musical traditions and strengthening the true image of the Soviet soldier-liberator;
> Development of event tourism and positioning of the Republic of Crimea as an integral part of Russia;
> Preservation of historical memory and continuity of generations based on the art of singing about the Great Patriotic War and the heroism of the Soviet people.
Nove anni fa facevo quattro proposte ai candidati a sindaco di Foggia. Le elezioni sono state poi vinte da Franco Landella. E io ho cambiato città. Nel 2021 il comune è stato sciolto per mafia.
https://www.letteremeridiane.org/2014/04/foggia-da-omile-citta-le-proposte-ai/
Dal canale Telegram dei compagni di BOAK.
My name is Dmitry Petrov, and if you read these lines, then most likely I died fighting against the Putin’s invasion of Ukraine.
I am a member of the Combat Organization of Anarcho-Communists (BOAK), and I will still remain this after my death. The BOAK is our brainchild, born of our faith in an organized struggle. We managed to carry it on different sides of state borders.
I tried my best to contribute to the victory over dictatorship and to bring the social revolution closer. And I am proud of my comrades who fought and fight in Russia and beyond.
As an anarchist, revolutionary and Russian, I found it necessary to take part in the armed resistance of the Ukrainian people against Putin's occupiers. I did this for justice, for defense of the Ukrainian society and for liberation of my country, Russia, from oppression. For the sake of all the people who are deprived of their dignity and the opportunity to breathe freely by the vile totalitarian system created in Russia and Belarus.
Another important sense to participate in this war is to approve internationalism by example. In the days when the deadly imperialism awakes, as a response, a wave of nationalism and contempt for Russians, I argue by word and deed: there are no "bad peoples". All peoples have the same grief – greedy and power-hungry rulers.
It was not just my individual decision and step. It was a continuation of our collective strategy aimed at creating sustainable structures and guerrilla combat confrontation with the tyrannical regimes of our region.
My dear friends, comrades and relatives, I apologize to all those I hurt with my leaving. I appreciate your warmth very much. However, I firmly believe that the struggle for justice, against oppression and injustice is one of the most worthy meanings that humans can fill their life with. And this struggle requires sacrifices, up to the complete self-sacrifice.
The best memory for me is if you continue actively struggle, overcoming personal ambitions and unnecessary harmful strife. If you continue to fight actively to achieve a free society based on equality and solidarity. For you and for me and for all our comrades. Risk, deprivation and sacrifice on this path are our constant companions. But be sure – they are not in vain.
I hug you all.
Your Ilya Leshy, "Seva", "Lev", Fil Kuznetsov,
Dmitry Petrov
"È il campo educativo quello in cui la distinzione tra essere autorità ed essere autore è più importante e significativa. Un educatore che si consideri autorità si muoverà in un ordine gerarchico, in una visione sociale fatta di gradi; ai suoi occhi lo studente, il figlio, l’educando occuperà il grado più infimo. L’educazione sarà un processo unidirezionale. In quanto autorità, l’educatore non ha nulla da imparare dall’educando. Si pone nei suoi confronti come modello, meta del primo movimento di ascesa sociale. L’educatore autore al contrario si sottrae a qualsiasi ordine sociale. Vive in una società che è fatta di persone che, su uno stesso piano, comunicano, discutono, litigano, dicono sciocchezze o cose interessanti, creano e distruggono, ma sempre senza mai abbandonare l’orizzonte della comune umanità; senza costruire piramidi sociali che cristallizzano, anzi ghiacciano le relazioni. Occupando questo piano, è lui stesso immerso in questi processi: insegna quel che sa, mette in comune i valori in cui crede: e impara insieme a tutti.
Se consideriamo vera educazione questa seconda via (e io ne sono persuaso), essere una autorità è cosa assolutamente incompatibile con l’essere un educatore. Si dirà che l’educatore dev’essere autorevole, ma si tratta appena di una variazione, perché l’autorevolezza è la condizione di qualcuno che crea il silenzio intorno a sé, quando parla. E può essere che quel silenzio sia riempito da parole densissime e vere: ma l’educazione è incrocio dialogico di voci, anche traballanti, e non ascolto di una voce."
https://www.attraversamenti.info/potere-autorita-e-autorialita/
Attività di Educazione Civica.
# Cos'è essere liberi
## Istruzioni
Leggi attentamente i seguenti profili, poi mettili in ordine secondo il grado di libertà, in ordine decrescente: dal personaggio che ti sembra più libero a quello che lo è di meno. Motiva la scelta indicando per ogni personaggio quali sono gli aspetti di libertà e di non libertà.
## I personaggi
### John
45 anni. Ha una fattoria nello Utah. Padre di sette figli, ha una moglie casalinga. Non manda i figli a scuola perché ritiene che le suole diffondano idee comuniste. Li istruisce a casa secondo le sue idee religiose e politiche. È un suprematista bianco e attivista contro l'aborto.
### Markus
45 anni. Detenuto da dieci anni in un carcere di massima sicurezza. È stato arrestato per attività terroristica. Ha organizzato insieme ad altri un attentato contro un dittatore che ha cancellato la democrazia nel suo paese e che viola gravemente i diritti civili.
### Giuseppe
75 anni. Pensionato, ex ferroviere. Non ama uscire di casa ed ha pochi amici. Litiga spesso con la moglie, che vorrebbe uscire più spesso. Passa il tempo a guardare la televisione. Per lo più segue quiz a premi e telegiornali.
### Anna
38 anni. Segretaria. È sposata da dieci anni con un commercialista. Hanno due figli di sette e nove anni. Non ama più il marito e da un anno ha una relazione clandestina con un collega.
### Ilir
17 anni. Nato in Italia da genitori albanesi, frequenta il Liceo Scientifico con ottimi risultati. Nel tempo libero ama leggere manga e studiare il giapponese. Ha scoperto da un anno di essere gay. Ha una relazione con uno studente universitario. È spaventato dalla possibilità che i suoi genitori lo scoprano.
@ideeperscrittori il capitalismo è come la camorra che vende sulle bancarelle le copie pirata di "Gomorra" di Saviano. Anche l'anticapitalismo ha un suo mercato.
@ideeperscrittori C'è un preciso settore merceologico anche per pensieri simili.
giuliagrignani@mastodon.uno @WlaManu Sono in anarchico, nessuno ha una visione più critica della mia della legge dello Stato. Che sociologicamente non è l'unica norma: esistono folkways e mores, i modi in cui quotidianamente gli altri disapprovano i nostri comportamenti non condivisi e in qualche modo ce la fanno pagare.
La questione ovviamente è complessa. Spero che sia chiaro però che "la morale è soggettiva", senza ulteriori specificazioni, è una semplificazione. @giuliagrignani@mastodon.uno @WlaManu
@WlaManu @shumann78 L'evoluzione di cui parli è esattamente un cambiamento nella morale collettiva. Che non sarebbe stato possibile se la morale fosse sempre e solo una questione soggettiva. C'è sempre uno scarto tra ciò che io considero giusto e ciò che la società considera giusto, ma c'è anche, sempre, uno sforzo comune per intendersi su ciò che è giusto e sbagliato.
@WlaManu @shumann78 Singolare: quando si parla di morale vengono subito in mente i bacchettoni. Per me si tratta del contrario. Io credo ad esempio nella più assoluta libertà sessuale, ma vivo in una società in cui i valori condivisi vanno ancora in direzione opposta. E questo condiziona la vita sessuale di tutti. Nonostante ciò, molto è cambiato negli anni anche da questo punto di vista. E quando cambia la morale condivisa, cambia anche il diritto. Pensa a come sono cambiate le leggi sul delitto d'onore o sulla violenza sessuale.
@WlaManu naturalmente. Ma bisogna ancora distinguere la morale dal costume. Uccidere è considerato universalmente un male, preso come atto in sé. Così come è un valore universale il rispetto dell'altro, dal ren confuciano alla prossimità cristiana. Senza una intesa comune su ciò che è bene e ciò che è male la vita sociale non sarebbe possibile.
@WlaManu esistono appunto i codici penali e civili. Se la morale fosse solo soggettiva sarebbe impossibile qualsiasi codice.
@WlaManu però la morale non è soggettiva.
@dancinyogi One of my Italian students did a year of schooling in the USA. Her classmates asked her if we in Italy have water at home and if we use horses to get around. Most of them had no idea where Italy is.
I think the US has a frightening problem of widespread ignorance. The guns are just a consequence. Just as the fascist drift of the GOP is a consequence.
@ariadne Existentialism is any philosophy centered on human existence and its problems. Strictly speaking it means the early thought of Heidegger, that of Sartre, Camus, Jaspers, Marcel, etc., but one can also speak of an existentialism of Seneca or Pascal.
Direttore responsabile di "Educazione Aperta", scrivo quando capita anche su "MicroMega" e "Gli Asini". Ateo sbattezzato, buddhista theravada, anarchico. E nulla di tutto questo.
Vivo a Siena con Xho, nostro figlio Ermes e il cane Mirò Chomsky.