E allora i curdi? E allora i palestinesi? E allora l'Afghanistan? E allora i marò?
Per favore, possiamo parlare di Ucraina? Anche perché con i tuoi "e allora?" tocca riandare alle guerre puniche.
Riconosci che c'è l'imperialismo russo. Non riesci e definirlo fascista, e questo mi dispiace. Se vuoi ne parliamo. Ora, qui non si discute della tua persona - l'abbiamo capito tutti che sei avanti a tutti, e denunciavi questo e quello quando io mi pisciavo ancora nel pannolino -, ma di cosa fare di fronte a un paese imperialista che invade un altro paese e massacra la popolazione civile.
Fai un bel po' di confusione, non ho capito se perché sei confuso di tuo o perché devi difendere la tua posizione ad ogni costo.
Quando gli USA hanno fatto guerra all'Iraq, siamo scesi in piazza contro gli USA. Eppure in Iraq c'era Saddam Hussein, che era un dittatore; eppure l'Iraq aveva invaso il Kuwait. Ma vedevamo che l'invasione del Kuwait era un fatto locale, mentre l'imperialismo degli USA era una minaccia globale.
La difficoltà tua e di molti è quella di riconoscere che oggi c'è un imperialismo russo che è anche più pericoloso di quello americano, perché apertamente fascista (*), e che non ha alcun senso paragonare questa minaccia glocale a qualsiasi conflitto locale.
(*) C'è anche una gravissima minaccia di fascismo negli USA, legata alle chiese evangeliche e anch'esso alimentato dalla Russia.
E perché limitarsi a curdi e palestinesi? Non ti interessa nulla dei Rohingya massacrati dai buddhisti in Birmania? E la guerra in Congo? Quanti post hai scritto sulla guerra in Congo?
Sai quale è la differenza? Il Congo non ha condizionato le elezioni italiane. Putin da anni finanzia i movimenti neofascisti e sovranisti europei. Questa è la differenza. In Russia oggi c'è una forma di imperialismo fascista che fa sì che la guerra in Ucraina non sia una questione locale, ma una minaccia globale. E opporsi ad essa è la forma che oggi prende l'antifascismo.
@d10c4n3 @gubi @Scalva @oblomov
Permettimi una osservazione a margine, a proposito di "di questi ce ne freghiamo?"
Credo di essere stato tra i pochissimi in Italia a scrivere in difesa dei Testimoni di Geova, quando è iniziata la loro persecuzione in Russia. Sono ateo militante, puoi immaginare quanto ami i TdG. Ma capivo che si trattava della faccenda di Niemoeller: Prima vennero a prendere...
3) Credo di sì. Perché l'alternativa sarebbe una guerra mondiale, come sai bene. Sostenere con le armi l'Ucraina è la scelta più razionale.
4) Io mi sento perfettamente coerente: ho sostenuto sempre il diritto di curdi e palestinesi alla difesa anche armata. Mi sembrano invece incoerenti quelli che difendono il diritto alla difesa armata di curdi e palestinesi - spesso pur dichiarandosi nonviolenti - e lo negano invece agli ucraini.
5) Hai parlato di "criminalizzazione". Un termine molto forte: soprattutto considerando che nel campo nonviolento - di cui penso ancora di far parte, in qualche modo - è normale dare dei guerrafondai a quelli che hanno posizioni simili alle mie.
@gubi @Scalva @oblomov Mi fa piacere che siamo d'accordo sul punto fondamentale.
1) Credo che esista ancora l'obiezione fiscale. Ma dovresti giustificarla razionalmente, dopo aver affermato il diritto del popolo ucraino alla difesa armata.
2) Non condivido il dovere di partecipare alla difesa armata, ma posso comprendere una simile scelta da parte di un paese invaso militarmente.
3) Di fatto la Russia rappresenta la maggiore minaccia alla sicurezza e alla pace europea. Per cui quell'investimento ha senso.
4) A cosa ti riferisci parlando di "altre forma di difesa armata"?
5) Una criminalizzazione che in Russia è molto più forte che in Ucraina. In Russia, come sai, un padre può essere messo in galera per un disegno pacifista della figlia bambina.
@d10c4n3 @gubi @Scalva @oblomov
1) Se hai alternative le prendo in considerazione volentieri. Al momento temo che il rifornimento di armi sia il solo modo per difendere il paese.
2) No, naturalmente. Zelensky in questo sbaglia, ma è un errore umanamente e politicamente comprensibile. In ogni caso, mi preoccupano di più le terribili violazioni dei diritti umani in Russia.
@gubi @umpi@puntarella.party @Scalva @oblomov Bene, dunque la risposta è che in Europa non esistono corpi civili di pace. Il che vuol dire nessuna alternativa nonviolenta alla resistenza armata. Vuol far scontare agli ucraini il fatto che sia mancata "volontà politica"? Peraltro: la politica non è questione di volontà. E' questione di forza. E' mancata la forza del mondo nonviolento.
@gubi @Scalva @oblomov
Vedi, Carlo, io ho un criterio semplice, per capire se le mie idee sono giuste o sbagliate. Discuterle. Per me è fondamentale discutere con assoluta onestà intellettuale: se non riesco a usare argomenti solidi, vuol dire che è arrivato il momento di cambiare idea. Sono, in questo, molto confuciano.
Tu ti senti a tuo agio sostenendo una bestialità simile? Davvero ritieni che io debba abbandonare mio figlio di tredici mesi e andare in Ucraina, per poter sostenere il diritto degli Ucraini alla difesa armata?
@gubi @umpi@puntarella.party @Scalva @oblomov Naturalmente esistono forze nonviolente in grado di cambiare la storia. Ma non in Ucraina, e non ora. Sarebbe interessante chiedersi come mai decenni di teoria della nonviolenza non abbiano prodotto in Europa alcuna forza di interposizione nonviolenta, ma forse è più comodo dare dei guerrafondai a quelli per i quali la nonviolenza non è uno slogan.
La nonviolenza non si improvvisa. Richiede, tra le altre cose, un leader molto forte. E spesso fallisce anche se questo leader c'è - si pensi a Rugova. In Ucraina non c'è oggi alcun leader nonviolento, non esistono forze nonviolente in grado di resistere all'invasione.
@franzmari @davidcarretta Fino a quando non diventa una minaccia reale, tireranno dritto. La logica è: a me basta che funzioni, quelle sulla privacy sono fisime.
Direttore responsabile di "Educazione Aperta", scrivo quando capita anche su "MicroMega" e "Gli Asini". Ateo sbattezzato, buddhista theravada, anarchico. E nulla di tutto questo.
Vivo a Siena con Xho, nostro figlio Ermes e il cane Mirò Chomsky.