«Il romanzo d’esordio di Vauhini Vara racconta l’ascesa e il declino di un intoccabile che, nato in una famiglia indiana di coltivatori di cocco e guidato solo dal suo intuito e dalla sua ambizione, arriverà negli Stati Uniti ai vertici di una società governata da algoritmi e da memorie condivise, proiettata in un futuro dove la tecnologia si pone il traguardo – forse irrealizzabile – di riequilibrare le differenze sociali, portare giustizia e salvare il pianeta dalla catastrofe climatica. Ma fino a che punto siamo disposti ad accettare l’insinuarsi di questa ambigua rivoluzione nei nostri Paesi e nelle nostre case, nelle trame più intime della nostra coscienza e identità?
Un romanzo originale e profetico, che tocca temi centrali nel dibattito contemporaneo: la crisi climatica, l’impatto della tecnologia, dei social network e dell’intelligenza artificiale sulla vita delle persone. Ma anche la storia commovente di un uomo che, partito dal nulla, insegue il sogno di fare del mondo un posto migliore per poi finire vittima della sua stessa creatura, perdendo uno dopo l’altro i suoi affetti più cari.»
Stavo facendo pulizia di vecchie foto sul telefono. Ad un certo punto mi ricapita questa foto scattata a casa dei miei mentre un mio amico tecnico gli installava la nova parabola con il nuovo decoder.
Prima di cancellarla mi sono chiesto: ma perché l'ho scattata?
Poi mi sono ricordato che stavo giusto rileggendo alcuni testi di Jean Baudrillard in quel periodo, testi nei quali Baudrillard metteva a tema le possibilità d'essere dell'umano ridotte alle possibilità di consumare.
È questo che sigilla quella immagine/motto "splash" del decoder: Freedom of Choice.
La libertà ridotta alla possibilità di scelta del programma in TV.
Una folgorazione in quel momento. Non hai nessuna presa sulla realtà sociale del tuo tempo, sei del tutto ininfluente rispetto a dei cambiamenti... ma sei libero perché ti puoi scegliere il programma di intrattenimento.
#freedom
Da qualche giorno la condizione del profilo e della timeline personale sulla istanza #qoto è in queste condizioni.
Che succede?
«Dulles would look back on the coup in Iran as one of the two greatest triumphs of his CIA career, along with the regime change he engineered in Guatemala the following year. This was the sort of daring high-wire act that gave him the biggest professional thrill, and it left him with a taste for more. Dulles imagined himself a character in a John Buchan spy novel, Kim Roosevelt told CIA Middle East hand Miles Copeland, and the spymaster “wouldn’t be able to restrain himself—or us” if the opportunity arose anywhere else to repeat the agency’s exploits in Iran. “Allen would give his left . . . well, let us say index finger,” said Roosevelt, “if he could go somewhere in the field and engineer a coup d’état himself.”»
Perché la violenza psicologica è così difficile da riconoscere e combattere?
- Perché manca il colpo, il livido.
- Perché spesso si pensa:
“È solo il carattere”
“Magari ho esagerato io”
“Non è sempre così”
Ma anche le parole possono diventare un’arma e distruggere lentamente.
Se nella relazione vivi ripetutamente almeno 3 di queste condizioni, stai vivendo maltrattamenti psicologici:
1) Critiche distruttive, umiliazioni frequenti (è sempre colpa tua e non vai mai bene)
2) Controllo ossessivo: dove sei, cosa fai, con chi stai...
3) Gaslighting: ti fa dubitare dei tuoi ricordi o della realtà
4) Isolamento da amici o famiglia
5) Minacce anche implicite (ti rovino, ti tolgo affetti)
Cosa puoi fare?
1. Riconosci che non è normale
2. Parlane con una persona di fiducia
3. Salva messaggi, registrazioni, fatti, testimoni
4. Contatta un centro antiviolenza
5. Consulta un legale esperto in materia
Se è violenza NON è amore: è reato!
1522 – numero antiviolenza gratuito, attivo h24
"L'Italia ha detto agli Usa che riprende i suoi migranti irregolari. Domani telefonata con Rubio per avere ulteriori chiarimenti."
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2025/06/11/la-casa-bianca-migranti-europei-deportati-e-una-fake-news.-tajani-nessuno_29dad22e-d1e0-46d6-9f1f-aa6e4d8bcc26.html
A #Gaza è #genocidio
Per i negazionisti: a Roma si dice "stacce".
https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(25)00138-2/fulltext
Pranzo a casa di mio suocero.
Ha una libreria con molti libri d'epoca, sicché dopo pranzo, preso il caffè, accade spesso che mi metta comodo a leggere. Mi fa un effetto indescrivibile prendere tra le mani libri difficili da trovare.
Oggi, un incontro avvincente: la storia di Juan Hermanos, pseudonimo di un giovane spagnolo che tra il 1939 e l'immediato dopoguerra ha partecipato attivamente a movimenti di resistenza contro la feroce e inumana dittatura franchista.
#antifascismo
Oggi abbiamo fatto una gita stupenda nel Molise. Siamo andati "a naso" e di pancia. Qualche indicazione locale... ci sono posti magnifici in Italia.
Abbiamo visitato paeselli/villaggi abbandonati. Alcune casette avevano intatta la cucina con il forno a legna in pietra. Chiesette sconsacrate con affreschi... un'atmosfera da fiaba.
Tra un paesetto e l'altro, tracciando per sentieri, abbiamo trovato una formazione rocciosa di calcare, una placca stupenda attrezzata con chiodi a pressione chissà da chi. Anche senza corda e materiali, non ce lo siamo fatti dire due volte 😂
La "chicca" della giornata: l'incontro con due pastori, fratelli. Sembravano i fratelli Capone di Peppino e Totò. Dopo due chiacchiere, dove abbiamo capito un quarto delle cose che dicevano, l'invito a prendere il caffè nel loro stazzo. Poi ci hanno fatto visitare le stalle dove hanno preparato un caffè che abbiamo bevuto più per non offenderli... buono, però.
Poi ci hanno spiegato un sacco di cose sulla pastorizia e sul loro lavoro. Sembravano arrivare da un passato lontanissimo, e invece erano proprio lì a testimoniare una esistenza semplice, faticosa ma sana. Ogni tanto uno dei due parlava a voce più bassa, raccontando di pazzie combinate in giro, ammiccando di non farsi sentire dal fratello, più preciso e diligente... due persone stupende, da romanzo pasoliniano.
ácetayad acíto devó aryó ||
Il divino pensa l'impensabile ||
...e guida l'uomo volenteroso verso l'abbondanza 😂
Fabrizio De Andrè, Canzone Del Maggio
«Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.»
Liberamente tratta da un canto del maggio francese (1968)
https://www.fabiosroom.eu/it/canzoni/canzone-del-maggio/
"Soggetti, forme e conflitti del 'lavoro digitale' al tempo della intelligenza artificiale”
ne parlerà Antonio Casilli, autore di "Waiting for Robots. The Hired Hands of Automation" (University of Chicago Press, 2025)
A questo indirizzo si può trovare la descrizione dell'incontro:
L'incontro si svolgerà a Roma, mercoledì 28 maggio, in via Gaetano Donizetti 7b, a partire dalle 16.
Sarà possibile partecipare anche a distanza, collegandosi tramite il link:
https://us02web.zoom.us/j/88206272748?pwd=yAh7iXok5iS56QacPNOOnzsQETF6bV.1
Per chi non potrà partecipare alle ore 16 o per chi vorrà proseguire la discussione segnalo che sarà possibile continuare l'incontro con Antonio Casilli, sempre il 28 maggio alle ore 18,30 a ESC Atelier in via dei Volsci 159
«Da anni analizzo le condizioni di lavoro di milioni di operai invisibili dell'IA in più di venti paesi. Alcuni insegnano agli autovelox a leggere automaticamente le targhe dei veicoli, altri analizzano brevi estratti audio per verificare la corretta interpretazione degli assistenti vocali e altri ancora decidono se un contenuto sui social debba essere raccomandato o filtrato. Tutte funzioni semplici, come leggere una cifra in un'immagine scattata da una telecamera, ascoltare una frase captata da uno smartphone o giudicare se un'immagine su internet è adatta a un certo pubblico, che sono fondamentali per far funzionare app, assistenti vocali, postazioni elettroniche eccetera.
Essere pagati per realizzare microtasks per produrre servizi di IA è sempre più frequente, soprattutto in paesi con tutele lavorative deboli. Le retribuzioni oscillano tra salari orari minimi e cottimo, spesso insufficienti come unica fonte di reddito. Anche se alcune persone riescono a guadagnare fino a 15 euro all'ora nei paesi più ricchi, nel Sud globale si incontrano frequentemente casi di persone pagate qualche centesimo per task. E questa fonte di reddito può scomparire da un giorno all'altro, senza garanzia.»
Scalo montagne, quando posso, altrimenti scrivo, leggo, vedo gente, compilo codice e respiro in silenzio. Umanista in pieno naufragio, con un debole per la fenomenologia, l'ermeneutica, la buona cucina, il buon vino e le amicizie sincere.
While you've a lucifer to light your fag
🙂 Smile, boys, that's the style!
𝙿𝚊𝚜𝚜𝚒𝚘𝚗𝚊𝚝𝚎 𝙰𝙸 𝚌𝚘𝚍𝚎𝚛 𝚊𝚗𝚍 𝙻𝚒𝚗𝚞𝚡 𝚞𝚜𝚎𝚛