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Ogni progetto di controllo sulla AI non può che essere illusorio perché la Tecnica apre già da sempre un orizzonte preformattato e chiuso di possibilità di pensare e di essere. Nelle sue forme attuali la AI ha una natura autopoietica: produce se stessa, è orientata unicamente alla sua evoluzione ed ha delle esigenze non subordinate a nessun altro sistema.
Nell'attuale contesto, attraverso la AI, il sistema economico, quello finanziario, quello delle comunicazioni e quello dell’informazione si sono fusi/integrati in un unico sistema: quello del simulacro, un archisistema totalitario del tutto privo di soggettività nel quale regna un'anonimità che non consente più di individuare né soggetti né delle responsabilità. La forma attuale della Tecnica, attraverso l'intelligenza artificiale, si porge come una "führung ohne führer" dei processi economici, sociali e relazionali contro la quale non si ha più alcuna presa perché anonimi e dotati di una autonoma dinamicità. Nell'archisistema la politica, la socialità e le persone implodono. Qualunque altro sistema che non si pieghi alla sua logica, che non si lasci colonizzare dal codice (Baudrillard), viene travolto a meno che non si inizi a decostruire quelle ovvietà tanto alla moda sulla AI passate oggi come inevitabili e naturali e non come aspetti storici e culturali.
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Intercettati casi di PTSD (disturbo da stress post-traumatico) con il machine learning applicato ai post pubblicati su Twitter.
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nature.com/articles/s41598-024

How to Build the Virtual Cell with Artificial Intelligence: Priorities and Opportunities
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arxiv.org/abs/2409.11654

Come al solito il prof. Vittorio Gallese riesce a donare una occasione rara e preziosa per riflettere su scienza e cultura elevandosi oltre i bias alimentati da logiche di dominio e mercato.
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youtube.com/watch?v=ripHs9a30u

"This article argues that the current hype surrounding artificial intelligence (AI) exhibits characteristics of a tech bubble, based on parallels with five previous technological bubbles: the Dot-Com Bubble, the Telecom Bubble, the Chinese Tech Bubble, the Cryptocurrency Boom, and the Tech Stock Bubble. The AI hype cycle shares with them some essential features, including the presence of potentially disruptive technology, speculation outpacing reality, the emergence of new valuation paradigms, significant retail investor participation, and a lack of adequate regulation."
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papers.ssrn.com/sol3/papers.cf

Le teorie cospirazioniste sono spesso generate e sostenute in gruppi (reali o virtuali) con una forte motivazione identitaria. In questi gruppi a orientare le prospettive e ad alimentare le opinioni sono motivazioni che hanno poco o nulla a che vedere con i contenuti o i fenomeni dei quali si discute, è questa caratteristica che rende le comunità cospirazioniste del tutto insensibili alle evidenze.
Detto questo, non so quanto abbia senso far dialogare queste persone con un qualunque sistema di AI, soprattutto se fuori dai contesti di aggregazione dove solitamente si incontrano con obiettivi fortemente identitari.
@scienze

science.org/doi/10.1126/scienc

Non esistono oggetti in astratto (categorie) - fuori da un mondo di senso e significati per qualcuno - senza un'apertura verso possibilità d'essere che ci riguardano, ce lo ha insegnato la fenomenologia. Questi studi in neuroscienze indicano esattamente la stessa cosa. Entrambe le prospettive dovrebbero far ripensare tutte le fantasie su una intelligenza puramente razionale, capace solo di calcolare e categorizzare. Il digitale è parte della vita, ma la vita non è digitale, nemmeno un poco.

«Our work reveals a multidimensional framework that is consistent with the rich and diverse behavioral relevance of objects. This ultimately explains our broad range of human behaviors better than the categorization-focused approach, and this in turn is crucial for understanding how we perceive and interact with our visual world in a meaningful way»
@scienze

cbs.mpg.de/2272835/20240909?c=

«The Agentic Economy is upon us — a revolution where billions of intelligent agents work autonomously, reproducing and building other agents to handle the complexities of marketing, finance, sales, and more. Imagine a world where these digital pioneers drive businesses and industries to unprecedented heights. This isn’t just the future; it’s happening now. Dive into this exploration and discover how the Agentic Economy will reshape everything as we know.»
@scienze

medium.com/@kyeg/the-agentic-e

Will humans ever become conscious? Jiddu Krishnamurti’s thought about AI as a fresh perspective on current debates
@scienze

link.springer.com/article/10.1

"...indiscriminate use of model-generated content in training causes irreversible defects in the resulting models, in which tails of the original content distribution disappear. We refer to this effect as ‘model collapse’ and show that it can occur in LLMs as well as in variational autoencoders (VAEs) and Gaussian mixture models (GMMs)"
@scienze

nature.com/articles/s41586-024

In an increasingly secular world, AI can fill a gap in our longing for something greater. While religious belief is declining, robots and AI are uniquely positioned to take on the role of religion. Meanwhile, believers in AGI claim it will have god-like powers.
@scienze

jurgengravestein.substack.com/

Sam Altman ha affermato che è impossibile creare ChatGPT senza materiale protetto da copyright, ma un nuovo studio afferma che il 57% dei contenuti su Internet è generato dall'intelligenza artificiale e sta sottilmente uccidendo i risultati di ricerca di qualità.
@scienze

windowscentral.com/software-ap

L'impiego del termine "allucinazione" in relazione agli output di una macchina e, in particolare, a quelli dei LLMs è stato un caso di uso improprio del linguaggio sin da subito. Ci sono molti altri termini che vengono impiegati in modo improprio per descrivere i sistemi di IA. La narrativa mainstream sulla IA, fuori da un contesto di ricerca, è interamente fondata su un linguaggio tipico del marketing, quasi totalmente scollato dalla realtà.
@scienza

link.springer.com/article/10.1

"Forget Hollywood depictions of gun-toting robots running wild in the streets – the reality of artificial intelligence is far more dangerous, warns the historian and author in an exclusive extract from his new book"
.
theguardian.com/technology/art

La cifra che nessuna macchina potrà mai calcolare.
Una prima prova grafica per la prossima provocazione da stampare sulla mia felpa.

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