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"Sono caduta in un pozzo profondissimo, mi chiedo se ci sia uscita. Ma non ho dubbi su quale sia la parte giusta della storia"

osservatoriorepressione.info/l

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“Stop all’accordo di ricerca tra Italia e Israele”: studenti occupano il rettorato della Sapienza
@scuola
corriereuniv.it/stop-allaccord

Un gruppo di studenti di Cambiare Rotta ha occupato questa sera il rettorato dell’università la Sapienza di Roma
L'articolo “Stop all’accordo di ricerca tra Italia e Israele”: studenti occupano il rettorato della Sapienza proviene da Corriere

Nel silenzio di quei confini, tracciati artificialmente e con astuzia usando riga e perfidia, tutta la storia del colonialismo occidentale in Africa.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato il 25 marzo una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza per il mese del Ramadan e il rilascio degli ostaggi israeliani. La notizia rompe un’impasse durata cinque mesi, durante i quali gli Stati Uniti hanno posto il veto a diverse richieste di porre fine alla guerra, come anche Cina e Russia si sono opposte alle risoluzioni avanzate da Washington. In questo caso, 14 membri del Consiglio hanno votato a favore dell’iniziativa, proposta dai 10 membri non permanenti del Consiglio tra cui il Mozambico, mentre gli Stati Uniti hanno scelto l’astensione: una mossa che rischia di far salire ulteriormente la tensione con Israele.

Personalmente preferisco i settori e le montagne più isolate e selvagge, con poche persone in giro, quelle dove puoi scalare a "rutto libero", ma se proprio vi piacciono le falesie stile spiaggia a Riccione in agosto...

gognablog.sherpa-gate.com/bon-

Il libro di Leonardo Mastromauro, Che cos’è il Sud? Saggio sulla terra inappropriabile (Meltemi 2024)

fatamorganaweb.it/cose-il-sud/

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Piovve, è piovuto, piove... e pioverà 😀
Non so perché ma le giornate uggiose mi portano sempre alla mia infanzia. Ero, al tempo stesso, triste e contento quando mi alzavo dal letto con la pioggia. Triste forse perché non vedevo il sole, ché non deve per forza esserci una ragione per sentirsi tristi. Contento perché pregustavo il momento in cui mia mamma mi avrebbe lasciato indossare la magnifica mantellina impermeabile e le gloriose galosce per andare a scuola pestando acqua allegramente, saltando da una pozza all'altra.
La maestra, nelle giornate uggiose, diventava prevedibile e incuteva molto meno timore ai bimbi poco dotati come me. O forse era la mantellina a far sentire bravo per un giorno anche un alunno difficile come me. Fatto sta che sbagliavo di meno, azzeccavo verbi e congiuntivi e le divisioni andavano che era una meraviglia.
Piovve, è piovuto, piove... ma poi torna sempre il sole, e si torna a giocare 😀

«Il continuo, caotico, disturbante flusso di informazioni e dati genera le non-cose, che distolgono dalle cose, quelle tangibili, dal loro potere, dalla loro magia.

Perché riserviamo loro un’attenzione costante e frenetica? Perché tutto ciò che stabilizza la vita umana è impegnativo: prevede legami, vincoli, riti e tempi lenti, non si fonda sulla contingenza, sul sensazionalismo immediato.

La soluzione? Indugiare: quel guardare contemplativo, senza secondi fini, le cose silenziose, poco appariscenti, ordinarie. E mettersi in ascolto di noi e degli altri.»
internimagazine.it/approfondim

Una immagine che avevo elaborato molti anni fa per usarla come sfondo desktop. Le righe di codice in C sono parte di un programma che avevo realizzato per delle simulazioni con reti neurali artificiali.

L’umanità è (s)finita ma ancora non ne prendiamo atto. E continuiamo ad ingannare il tempo, in attesa non si sa di chi e di cosa, parlando, come si fa in ascensore tra (s)conosciuti che abitano nello stesso palazzo, delle previsioni del tempo.

passionelinguaggi.it/2024/03/0

Nel saggio, appena pubblicato dagli Editori Laterza e dal Club alpino italiano, l’autore riscrive la storia dell’alpinismo, mettendo al centro quelli che ritiene essere i veri protagonisti, finora dimenticati, della frequentazione dell’alta montagna: gli abitanti delle Alpi

sherpa-gate.com/altrispazi/con

Kids and smartphones
Jonathan Haidt’s new book, The Anxious Generation, makes the case against devices for children—even if they desperately want them.

theatlantic.com/podcasts/archi

Per quanto le parole del prof. Gallese siano ragionevoli, si resta stupiti di come non si riesca a trovare uno scienziato, un ricercatore o un intellettuale che abbia il coraggio di mettere a tema il vero problema: economia, interessi commerciali e politica.
Nell'esempio che porta sulla lettura digitale e quella tradizionale, se è vero che non ci sono evidenze che indichino un qualche svantaggio o vantaggio nell'impiego del digitale, perché la scuola è stata letteralmente invasa da dispositivi digitali? Almeno la prudenza, considerando le non evidenze, avrebbe suggerito piccoli spazi di sperimentazione e non la rivoluzione totale. Quello che è accaduto nelle scuole è il risultato non della evoluzione tecnologica ma delle astuzie di chi ha perseguito interessi economici supportato da una politica sempre più votata alla delivery di progetti ad interesse economico e finanziario.

dire.it/28-09-2023/958274-vide

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