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Quando Nietzsche anticipava i neuroni specchio (mirror neuron system) più di un secolo prima che venissero scoperti.

Il 5 gennaio 1948, intorno all'una di notte, I'Hotel Semiramis di Gerusalemme, di proprietà di cristiani palestinesi, fu fatto saltare in aria dalla milizia sionista dell'Haganah. L'attacco terroristico aveva lo scopo di fare pressione sugli arabi affinché lasciassero il quartiere Qatamon di Gerusalemme.

Si sosteneva che l'hotel fosse un quartier generale della resistenza araba nella zona, ma questo fu negato dall'amministrazione coloniale britannica. I membri dell'Haganah hanno sfondato la porta della cantina e hanno collocato due sacchi di tritolo alla base dell'edificio, per poi farli esplodere.

Circa 46 persone rimasero uccise e 100 ferite. La maggior parte delle vittime erano arabi palestinesi, come Lutfi ed Eleanora Aboussouans, Rauf Lorenzo, il manager, insieme a sua moglie, suo figlio e quattro delle sue sorelle. Tra le vittime anche il viceconsole spagnolo, Manuel Allendesalazar.

"Alcune cose sono vere, che tu ci creda o no, e non richiedono il tuo consenso per essere vere"

Dopo le preoccupazioni espresse dal'OSCE già alcuni mesi fa, è la volta Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa che, in una lettera rivolta al Presidente del Senato Ignazio La Russa, chiede che il ddl sicurezza non venga approvato.

antigone.it/news/3568-ddl-sicu

Lo sport preferito dai vigliacchi sembra essere diventato quello di dare del "terrorista" a chiunque si esprima anche solo per il cessate il fuoco a Gaza. Così, come niente fosse, ti ritrovi una etichetta del ca••o appiccicata addosso da dei deficienti che non avendo argomentazioni chiudono ogni possibilità di dialogo decidendo che sei un "terrorista" perché chiedi il rispetto dei diritti umani e la fine di una politica in Palestina che da più di 70anni sta generando orrori.

Non ci cascate, non smettete di denunciare gli orrori e le infamie che stanno commettendo in Palestina!

"Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato
nessuno piu al mondo dev’essere sfruttato."

«Dev'essere tutto falso e inconsistente, se migliaia d'anni di civiltà non sono nemmeno riusciti a impedire che scorressero questi fiumi di sangue, che esistessero migliaia di queste prigioni di tortura. Soltanto l'ospedale mostra che cosa è la guerra.

lo sono giovane, ho vent'anni, ma della vita non conosco altro che la disperazione, la morte, il terrore e la insensata superficialità unita a un abisso di sofferenze. lo vedo dei popoli spinti l'uno contro l'altro, e che senza una parola, inconsciamente, stupidamente, in una incolpevole obbedienza si uccidono a vicenda. lo vedo i più acuti intelletti del mondo inventare armi e parole perché tutto questo si perfezioni e duri piu a lungo. E con me lo vedono tutti gli altri uomini della mia età, da questa parte e da quell'altra del fronte, in tutto il mondo. Lo vede e lo vive la mia generazione.

Che faranno i nostri padri, quando un giorno sorgeremo e andremo davanti a loro a chiedere conto? Che cosa si aspettano da noi, quando verrà il tempo in cui non vi sarà guerra? Per anni e anni la nostra occupazione è stata quella di uccidere; è stata la nostra prima professione nella vita. II nostro sapere della vita si limita alla morte. Che accadrà dopo? Che ne sarà di noi?»

---[Erich Maria Remarque, 'Niente di nuovo sul fronte occidentale', 1928]

Leggere Jean Baudrillard è oggi un esercizio fondamentale per non perdere la bussola nel mare agitato dei processi semiotici che, attraverso codici e algoritmi, stanno trasformando i nostri spazi vitali ormai saturi di messaggi, informazioni e merci.
Il doppio oltrepassato dal simulacro, che spegne ogni possibilità di relazione con la vita e con l'altro; l'esperienza della lontananza da ciò che è più caro, annullata e soppiantata dalla estraneità del segno che spegne l'unicità della relazione; la pretesa di controllo totale dei processi previsionali si fa isteria di causalità...

«I fenomeni d'inerzia accelerano. Le forme bloccate proliferano, e la crescita s'immobilizza nell'escrescenza. È questa la forma dell'ipertelia di ciò che va oltre il proprio fine: il crostaceo che s'allontana dal mare (per quali segreti fini?) non avrà mai più tempo per tornarvi. Il gigantismo crescente delle statue dell'isola di Pasqua.
Tentacolare, protuberante, escrescente, ipertelico: questo è il destino d'inerzia di un mondo saturato.»

---[Jean Baudrillard, Le strategie fatali, 2007]

Se USA, Inghilterra e Germania smettessero di fornire armi e supporto a Israele, questo orrore si fermerebbe oggi stesso.

Una mia cara amica, compagna di cordata in tante scalate, mi manda gli auguri dalla Patagonia. Questo ha fatto la mia cara amica, per farmi morire un po' l'ultimo giorno dell'anno. Ma so che mi vuole bene 🙂
Auguri a tutte e a tutti voi ❤️

Sentenza storica della Corte Costituzionale

In un contesto di risorse scarse, «per fare fronte a esigenze di contenimento della spesa pubblica dettate anche da vincoli euro unitari, devono essere prioritariamente ridotte le altre spese indistinte, rispetto a quella che si connota come funzionale a garantire il "fondamentale" diritto alla salute di cui all'art. 32 Cost., che chiama in causa imprescindibili esigenze di tutela anche delle fasce più deboli della popolazione, non in grado di accedere alla spesa sostenuta direttamente dal cittadino, cosiddetta out of pocket»

cortecostituzionale.it/documen

«Lo scorso anno ho vissuto un’esperienza che mi ha cambiato la vita, a 90 anni. Sono andato nello spazio, dopo decenni passati a interpretare un personaggio iconico di fantascienza che esplorava l’universo. Pensavo che avrei provato una connessione profonda con l’immensità che ci circonda, un richiamo all’infinita esplorazione.

Mi sbagliavo completamente.

Il sentimento più forte, che ha dominato tutto il resto, è stato il dolore più profondo che abbia mai provato. Ho capito, nel modo più chiaro possibile, che viviamo su un piccolo oasi di vita, circondati da un’immensità di morte. Non ho visto infinite possibilità di mondi da esplorare, di avventure da vivere o di creature viventi con cui connettermi. Ho visto la più oscura delle oscurità che avessi mai immaginato, in contrasto così netto con la calda accoglienza del nostro nutriente pianeta natale.

È stato un risveglio immensamente potente per me. Mi ha riempito di tristezza.

Mi sono reso conto che per decenni, se non secoli, ci siamo ossessionati a guardare altrove, a volgere lo sguardo verso l’esterno. Anch’io ho contribuito a rendere popolare l’idea che lo spazio fosse l’ultima frontiera.

Ma ho dovuto andare nello spazio per comprendere che la Terra è e resterà il nostro unico vero rifugio. E che, nel frattempo, l’abbiamo devastata senza sosta, rendendola sempre più inabitabile.»

---[William Shatner, 2022]

theguardian.com/environment/20

La storia è quella dei sette Fratelli Cervi e di Quarto Camurri. Fucilati dai fascisti, alle 6,30 del 28 dicembre 1943:

Gelindo
Antenore
Aldo
Ferdinando
Agostino
Ovidio
Ettore

Il loro martirio fu deciso nella notte e autorizzato dal ministro della (sedicente) repubblica di Salò, Buffarini Guidi.

Uno dei tanti crimini dei fascisti. Uno dei peggiori.

Per non dimenticare la violenza inaudita di allora, in un Paese che oggi dimentica chi ha lottato per quella libertà che consideriamo scontata.

Il pane e le rose.
Il mio amico a quattro zampe, Artù, viene tutte le mattine a bussare alla porta di casa: vuole le coccole e poi anche un pezzetto di pane, ma prima le coccole altrimenti il pane nemmeno lo guarda.
Stamane mi ha portato su il suo osso, la cosa alla quale tiene di più e per la quale sarebbe disposto a sbranarvi. Lo ha lasciato lì, poi si è preso le coccole, il suo pezzetto di pane e se n'è andato a godersi un po' di calore al sole ❤️

Di solito a natale scrivo qualche riga di codice per fare il mio alberello digitale. Quest'anno, con tutti i morti generati nelle guerre in corso, celebrare la natività non me la sentivo.

Nel 2024 i conflitti armati e i disastri naturali hanno provocato 200mila morti e 117 milioni di sfollati; 283 operatori umanitari sono morti lavorando sul campo per soccorrere popolazioni colpite da emergenze; non si contano morti e feriti tra i bambini nella striscia di Gaza; sono infine 104 i giornalisti rimasti uccisi (la metà a Gaza), 520 sono finiti in carcere.

Ad oggi risultano ancora attivi nel mondo 56 conflitti armati, il numero più alto dalla Seconda Guerra Mondiale.

Alla fine l'ho fatto l'albero per il 2024: le luci sono alimentate dai conflitti e dalle crisi umanitarie in giro per il mondo, per ogni conflitto un diverso pattern di luci. Ho voluto però lasciare un messaggio di speranza alla fine.

Intanto...

𝑴𝒆𝒓𝒓𝒚 𝑪𝒓𝒊𝒔𝒊𝒔
𝑨𝒏𝒅 𝒂 𝑯𝒂𝒑𝒑𝒚 𝑵𝒆𝒘 𝑭𝒆𝒂𝒓

[image credit: BANKSY, "Bench Birmingham Moment"]

Propongo Brandolini per il Nobel: per aver restituito all'umano la serenità di un sonno profondo e sogni tranquilli 😄

Questa sera ho avuto la possibilità di usare una delle prime calcolatrici meccaniche tascabili dell'era industriale, una Curta. Il calcolatore tascabile, prodotto nel 1948, fu progettato dall'ingegnere austriaco Curt Herzstark mentre era prigioniero nel campo di concentramento di Buchenwald. Un oggetto davvero affascinante.

medium.com/through-the-optic-g

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