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Nell'articolo:
"...risk from models that intentionally try to subvert safety mechanisms"

Dunque i modelli avrebbero intenzioni! Ed io che ho sempre pensato fossero i finanziatori dello sviluppo di modelli e dispositivi ad avere intenzioni!... Che ingenuo che sono! 🙂

lesswrong.com/posts/kcKrE9mzEH

In una chat di amici pazzi, si discuteva sulle dichiarazioni di un consulente della Casa Bianca che spiegava come gli USA avessero boicottato tutti i tentativi di negoziazione tra Russia e Ucraina piegando la storia verso una pericolosa guerra.
Ad un certo punto il correttore automatico di uno rivela un lapsus magnifico: "...nella stanza dei bottini" (ma lui aveva digitato "bottoni") 😂
Direi la prova delle prove che le macchine non solo "pensano" ma hanno persino un inconscio che ci percula 😂

Questa è notevole.
Una ricerca sul ruolo dell’attività di routine del "tocco di sé" (autopercezione) nell'infante è fondamentale per stabilire una rappresentazione del corpo proprio e sposta la dinamica di sviluppo dell’autoconsapevolezza umana radicandola nell’azione autodiretta.
La percezione/consapevolezza di sé è a fondamento della consapevolezza del mondo esterno.
L'attuale AI è tutta costruita non solo su un modello superato della organizzazione nervosa - vedi la critica della Hurley al 'sandwich model of the mind' - ma è orientata esclusivamente (e non potrebbe essere diversamente) alla percezione di dati esterni.
La solita canzoncina (ripetuta anche da Cristianini) secondo cui la AI non va intesa in senso umano diventa chiaramente manipolatoria. Non si capisce perché dovremmo continuare a chiamare "intelligenza" ciò che più autenticamente è solo "automazione".

sciencedirect.com/science/arti

Una immagine che avevo elaborato molti anni fa per usarla come sfondo desktop. Le righe di codice in C sono parte di un programma che avevo realizzato per delle simulazioni con reti neurali artificiali.

Sulla AI ormai si è formata una sorta di setta dai dogmi indiscutibili. Ogni volta che azzardi non dico una critica ma almeno un ragionamento si alza il muro del rifiuto, prima ancora di aver capito di cosa stai parlando: la prospettiva della ragione ridotta a calcolo non si discute. Mi chiedo dove mai fossero tutti gli attuali esperti di AI fino ad un paio di ani fa, quando le mode e il business giravano intorno ad alte buzword e supercazzole quantistiche.

AI WAR
Le aziende della Silicon valley cercano di vendere al governo statunitense le tecnologie che sono alla base dell’intelligenza artificiale.
L’inchiesta di Andrew Cockburn su Harper's Magazine​.

harpers.org/archive/2024/03/th

La competenza linguistica formale (ottenere la forma corretta del linguaggio) e la competenza linguistica funzionale (usare il linguaggio per muoversi e raggiungere obiettivi nel mondo) sono abilità cognitive distinte.

cell.com/trends/cognitive-scie

UNA-RIGA-SÌ-UNA-NO altrimenti non ha senso ma le macchine non lo capiscono!

"...proposta di scrittura per comunicare senza essere comprensibili dalle AI generative come Chat-GPT o Gemini: un inedito !de-machine storytelling, un gesto provocatorio e irriverente che invita alla riflessione su un’evidente speculazione a senso unico che vede gli umani alimentare le ‘intelligenze’ artificiali degradandosi culturalmente e senza ricevere molto in cambio, se non una sensazione di comodità e piacere rispetto ad una serie di incombenze da realizzare; un rapporto, quindi, squisitamente ‘tossico’ e che andrebbe necessariamente riequilibrato (da un punto di vista economico in primis)."

scaccoalweb.wordpress.com/2024

La chiave per superare il lutto e la perdita, dopo aver accolto la tristezza e la mancanza condividendola con chi ci ama, è tornare a generare vita aprendo nuove prospettive e possibilità d'essere, un movimento difficile da compiere quando si rimane bloccati nel passato. In questo la AI cosiddetta generativa rischia di accompagnare le persone verso lutti complicati difficili da superare.

theconversation.com/ghostbots-

AI ghosts could be harmful for people’s mental health by interfering with the grief process. Grief takes time and there are many different stages that can take place over many years.
The key to overcoming mourning and loss is to return to generating life by opening new perspectives and possibilities of being, a movement that is difficult to do when you remain stuck in the past.

theconversation.com/ghostbots-

Il problema più grave qui non è tanto la possibile perdita dei posti di lavoro dei giornalisti quanto lo stravolgimento totale del senso del giornalismo, non più frutto di persone parte di un contesto sociale e storico nel quale sono, in qualche modo, posizionate ma di processi oscuri di ri-significazione di dati e segni senza alcun legame con la vita vissuta. Mi piacerebbe sapere come pensano di gestire il problema del "cannibalismo" informativo: gli algoritmi produrrebbero articoli, poi verrebbero addestrati e ri-aggiornati fornendo loro in pasto lo storico degli articoli generati artificialmente e pubblicati.
Che fine fa la vita vissuta in tutto questo?

adweek.com/media/google-paying

"Il web per come lo conoscevamo – di massa, aperto a tutti, generato anche dagli utenti e in larga parte gratuito – sta morendo davanti ai nostri occhi. Ucciso dalle intelligenze artificiali."

wired.it/article/internet-mort

Users Say Microsoft's AI Has Alternate Personality as Godlike AGI That Demands to Be Worshipped

futurism.com/microsoft-copilot

Quella di continuare a inseguire l'ultima esigenza del mercato, subordinando ogni altra questione umana e sociale (cultura, educazione, relazioni, salute...) ai bisogni di produzione e fatturato, è una idea ottusa e insostenibile.
Fino a qualche anno fa sembrava che i bambini non fossero degni nemmeno di essere al mondo se non avessero imparato a scrivere codice. Oggi che il codice è fornito dai nuovi oracoli digitali (con enormi problemi di vulnerabilità) e le macchine devono essere "addestrate" alla meglio per fornire servizi degni di essere pagati, all'improvviso la letteratura torna ad avere un valore ma solo perché aiuterebbe a scrivere meglio gli input per sistemi AI (prompt).... Anche basta.

tomshardware.com/tech-industry

Finalmente qualcuno ha messo a fuoco il problema delle sovraimplicazioni politiche dell'attuale AI. Adesso aspettiamo che qualcun'altra abbia la rivelazione in sogno, o sotto effetto di stupefacenti, delle sovraimplicazioni economiche 😂

centroriformastato.it/iniziati

L'articolo dice diverse cose condivisibili, ma se stiamo ancora a frasi tipo: "Il problema siamo noi che usiamo il coltello, non il coltello"; oppure: "L’intelligenza artificiale è un nome che descrive un modo di fare software"... stiamo messi davvero male. Per comprendere possibilità e limiti della AI non basta essere informatici e imprenditori.

wired.it/article/intelligenza-

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