Come generare un modello tautologico dei processi di apprendimento e della memoria dando l’illusione di aver compreso un fenomeno solo perché lo abbiamo simulato.
"La scienza, grazie alla sofisticazione della sua investigazione, annienta il suo oggetto: è costretta, per sopravvivere, a riprodurlo artificialmente come modello di simulazione... rivincita dell'oggetto, che non si offre più se non simulato all'influenza delle nostre tecniche."
---[Jean Baudrillard]
#neuroscience #brain #learning #ai
https://neurosciencenews.com/ai-imagination-memory-25498/
Ho visto il film “The creator” (Nirmata), e l’ho apprezzato, molto.
Incuriosito dalle prime scene del film, dove si introduce il termine ‘Nirmata’ indicandolo come il termine nepalese per “creatore”, mi sono incuriosito perché mi ricordava in realtà una parola in sanscrito, così sono andato a fare una piccola ricerca. In effetti ricordavo bene. Il termine più propriamente sanscrito per “creatore” è: Nirmātṛ (Nirmaatri)
Nir = prefisso, indica privazione o assenza
Mātṛ = madre
Dunque Nirmātṛ è colui (colei) che non ha madre, essere non generato, dal quale tutto genera….per estensione fattore, creatore, artefice, costruttore, autore…
Il termine, in particolare nella tradizione Mahayana (Maha-prajnaparamita-sastra), è impiegato per indicare le situazioni nelle quali il Buddha parla (espone i suoi insegnamenti) mentre gli esseri da lui “magicamente creati” (Śrāvaka) non parlano, restano in silenzio, in ascolto. Uno dei poteri della bambina AI del film è proprio quello di silenziare tutti i dispositivi, di metterli in ascolto. Per farlo non fa altro che entrare in raccoglimento giungendo le mani. Il suo “potere” più grande è quello di portare pace.
Speriamo possa ispirare davvero lo sviluppo della futura AI.
#film #ai
https://vid.puffyan.us/watch?v=NqlwtG0jFFM
Resto francamente deluso dalle argomentazioni portate dal prof. Paolo Benanti, nuovo presidente della Commissione AI per l'informazione.
Dubbio, misericordia ed equanimità sono modi dell'esistenza che pertengono l'umano, implicano un "Chi" posizionato in un mondo, capace di pensare, agire e sentire non solo a partire da una storia ma anche orientato con gli altri da possibili prospettive d'essere nel futuro. Non hanno alcun senso riferite ad un algoritmo o ad una macchina. Le organizzazioni private proprietarie dei sistemi AI, attualmente al centro delle questioni etiche, sono le ultime a testimoniare quei modi dell'esistenza, orientate solo a perseguire interessi e potere. Si vedano ad esempio le operazioni finanziarie portate avanti con spregiudicatezza dalla Microsoft (OpenAI): https://www.lindipendente.online/2024/01/17/i-reali-interessi-dietro-ai-grandi-investimenti-di-bill-gates-nellagricoltura/
Continuare a spostare il problema sugli algoritmi, alimentando surreali e infondate aspettative sulle macchine, è molto pericoloso ed è purtroppo ciò che tutte le organizzazioni chiamate alla supervisione etica sul fenomeno dell'automazione continuano a fare.
Le narrative sui fenomeni sociali non sono solo chiacchiere:
«...an analytics of government operates with a concept of technology that includes not only material but also symbolic devices. It follows that discourses, narratives, and regimes of representation are not reduced to pure semiotic propositions; instead, they are regarded as performative practices. Governmental technologies denote a complex of practical mechanisms, procedures, instruments, and calculations through which authorities seek to guide and shape the conduct and decisions of individuals and collectives in order to achieve specific objectives.»
---[Thomas Lemke, Foucault, governmentality, and critique. Routledge (2012) - Pag.30]
Offensive Machine Learning – practical introduction
#ai #machinelearning #cybersecurity
https://blog.hacktivesecurity.com/index.php/2024/01/16/offensive-machine-learning-practical-introduction/
"Artificial intelligence companies OpenAI, Anthropic and Cohere have engaged in secret diplomacy with Chinese AI experts, amid shared concern about how the powerful technology may spread misinformation and threaten social cohesion."
#ai
https://www.ft.com/content/f87b693f-9ba3-4929-8b95-a296b0278021
Real-world exploits and mitigations in Large Language Model applications
#ai #llms #cibersecurity #hack
https://media.ccc.de/v/37c3-12292-new_important_instructions#t=253
"Una nuova speranza di salvezza, trasformare le macchine in agenti perfettamente morali. E un buon motivo per cui è destinata a fallire, con la benedizione di Kant"
#ai #etica #filosofia
https://www.huffingtonpost.it/blog/2024/01/10/news/angeli_artificiali-14787544/
"AI chatbots, like ChatGPT, are capable of memorizing and reproducing poems, even if they are copyrighted. The research highlights ethical concerns about how AI models are trained, potentially using data scraped from the internet, including copyrighted material."
#ai #copyright
https://neurosciencenews.com/ai-chatbot-poetry-ethics-25442/
Non condivido diverse posizioni del prof. Paolo Benanti rispetto al ruolo della AI e dell'impatto degli algoritmi più in generale sul sociale. Non si può sempre mantenere posizioni che evitino il conflitto che siamo chiamati a gestire. Temo inoltre che la sua formazione cattolica possa diventare un problema la dove ci sia da prendere posizioni scomode e "sovversive".
Gli auguro comunque tutta la fortuna del mondo per il suo nuovo incarico.
#ai
https://www-milanofinanza-it.cdn.ampproject.org/c/s/www.milanofinanza.it/amp/news/padre-benanti-nuovo-presidente-della-commissione-algoritmi-chi-e-il-frate-esperto-di-ai-che-prende-il-202401051656116084
Un bel lavoro, che dimostra però una volta di più che nessun algoritmo può "apprendere" se i dati forniti non presentano un qualche tipo di ordine e invarianza.
#ai #cybersecurity
https://arxiv.org/abs/2312.07921v1
Scalo montagne, quando posso, altrimenti scrivo, leggo, vedo gente, compilo codice e respiro in silenzio. Umanista con un debole per la fenomenologia, l'ermeneutica, la buona cucina, il buon vino e le amicizie sincere.
𝙿𝚊𝚜𝚜𝚒𝚘𝚗𝚊𝚝𝚎 𝙰𝙸 𝚌𝚘𝚍𝚎𝚛 𝚊𝚗𝚍 GNU/𝙻𝚒𝚗𝚞𝚡 𝚞𝚜𝚎𝚛