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I cosiddetti sistemi di "AI Generativa" - sistemi per la produzione automatica di contenuti grafici e testuali - stanno saturando il web di spazzatura ad un costo energetico elevatissimo per l'intera comunità. Le timeline dei social più "inquinate" sono quelle dei commerciali e dei consulenti, ormai tutte uguali per stile grafico, testuale e comunicativo.

nature.com/articles/d41586-024

Un nuovo studio evidenzia la tendenza preoccupante dei sistemi di intelligenza artificiale che imparano a ingannare gli esseri umani. I ricercatori hanno scoperto che i sistemi di intelligenza artificiale come CICERO di Meta, sviluppato per giochi come Diplomacy, spesso adottano l’inganno come strategia per eccellere, nonostante le intenzioni di formazione.

Questa capacità si estende oltre il gioco e si estende ad applicazioni serie, consentendo potenzialmente frodi o influenzando le elezioni. Gli autori sollecitano un’azione normativa immediata per gestire i rischi dell’inganno dell’intelligenza artificiale, sostenendo che questi sistemi siano classificati come ad alto rischio se i divieti totali sono irrealizzabili.

cell.com/patterns/fulltext/S26

The 1st de-Machine Storytelling Contest
Proposta di scrittura per comunicare senza essere comprensibili dalle AI generative

arshake.com/the-1st-de-machine

Francesco D’Isa, La rivoluzione algoritmica delle immagini. Arte e intelligenza artificiale (Luca Sossella, 2024)

Nel suo ultimo libro si affrontano i molteplici piani del rapporto tra IA e cultura, dal copyright al valore culturale delle opere, dal significato dell’arte fino al ruolo e alla natura dell’artista quando i contenuti sono il frutto di una collaborazione ibrida tra artisti umani e modelli artificiali.

doppiozero.com/ia-un-mondo-sen

"...un range considerato accettabile di vittime collaterali, compreso tra 15 e 20, per ogni bombardamento deciso anche sulla base dei suggerimenti forniti dall’IA."

15 o 20 vite umane - donne, anziani, bambini, malati o sani, genitori o figli - diventano vittime collaterali.
Un range considerato "accettabile": da chi? in nome di cosa?

punto-informatico.it/f-16-cont

"Alice's Adventures in a Differentiable Wonderland -- Volume I, A Tour of the Land" by Simone Scardapane

Un bel lavoro introduttivo al mondo delle reti neurali nei suoi diversi modelli, anche se non tutti. Il volume è stato ricavato dalla elaborazione di una serie di dispense per un corso chiamato "Neural Networks for Data Science Applications" tenuto presso l'Università di Roma La Sapienza.

ENG
A self-contained introduction to the design of modern (deep) neural networks. The focus of this 250-pages volume is on building efficient blocks for processing nD data, including convolutions, transformers, graph layers, and modern recurrent models (including linearized transformers and structured state-space models). The volume is a refined draft from a set of lecture notes for a course called Neural Networks for Data Science Applications at the Sapienza University of Rome.

arxiv.org/pdf/2404.17625

I giornali statunitensi citano in giudizio OpenAI e Microsoft per i chatbot di intelligenza artificiale. Otto giornali statunitensi hanno citato OpenAI e Microsoft in un tribunale federale di New York martedì per aver violato il loro copyright per addestrare la tecnologia alla base dei chatbot ChatGPT e Copilot.
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theverge.com/2024/4/30/2414560

Sperando che la presenza di Papa Francesco possa ispirare e orientare davvero verso il bene comune, trovo l'articolo molto ambivalente.

Conosciamo bene la storia evolutiva delle tecnologie computazionali, sappiamo che il loro sviluppo è stato storicamente determinato e orientato non dai "figli dei fiori" ma, soprattutto, dai bisogni militari e dalla esigenza di frenare la caduta tendenziale del saggio di profitto da parte delle grandi multinazionali economiche e finanziarie, sempre in cerca di ottimizzazioni continue di tempi, modi e risorse di produzione per aumentare i profitti e contenere le spese, anche a discapito della salute e dei diritti dei lavoratori. Questa è la tecnologia che si è sviluppata e affermata nel tempo, arrivando poi nel mercato e nel sociale fino ai nostri giorni attraverso le diverse forme del capitalismo delle piattaforme.

La defiscalizzazione degli enormi profitti delle attuali Big Tech (che nessuno ha ostacolato), le sole realtà che oggi possono permettersi i costi dello sviluppo della AI - addestrata poi con i nostri dati e con opere pubbliche - l'impiego massiccio dei sistemi di AI nei conflitti bellici, l'imminente aumento della disoccupazione innescato dalla AI in diversi settori produttivi e sociali... dicono chiaramente quali destinazioni siano state già scelte per le "autostrade" della innovazione. In questo scenario trovo quantomeno fuorviante il riferimento ai "guard rail" e all'algoretica.

Da un G7 che si pone l'obiettivo di tutelare la democrazia e il bene comune mi aspetto che i cittadini siano davvero rappresentati nei loro interessi, indirettamente chiamati a partecipare nella scelta delle destinazioni di quelle "autostrade" non dei loro "guard rail".

L'etica parla agli umani non alle macchine o agli algoritmi.

www-avvenire-it.cdn.ampproject

"In this article, we argue two points in relation to the challenge to human distinctiveness emerging as artificial intelligence systems and humanlike robots simulate various human capabilities. First, that, in the context of theological anthropology, it is advisable to respond to this challenge by turning toward the human body. Second, following this point, we propose the responsive body hypothesis, suggesting that what makes us distinct from androids are capacities that rise from and depend on our responsive bodies."

onlinelibrary.wiley.com/doi/10

A parte che sembra aver saltato completamente le previsioni per il segno del Capricorno... ancora.con questa favoletta del dover dare una etica agli algoritmi? L'etica riguarda e interpella gli umani, non le macchine. Riguarda le scelte militari di impiego della AI per automatizzare e ottimizzare strategie di distruzione (Lavender) dominio e controllo, riguarda l'imposizione di ritmi e logiche sul posto di lavoro che mentre aumentano fatturati dei padroni impattano pesantemente sulla salute dei lavoratori, riguarda la responsabilità nel redigere e pubblicare informazioni e opere editoriali nate da un reale rapporto con la vita, riguarda la cura di progetti educativi che non riducano la cultura ad informazione...

ilfattoquotidiano.it/2024/04/2

Qualunque tecnologia, inserita in una opportuna metodologia, può tornare utile per “condizionare” pesantemente le opinioni di persone sradicate e non più abituate a una presenza a sé. Non ultimo poi, il fattore culturale. L’accoppiata micidiale sarà l’AI nei contesti social (Metà, X, Instagram, LinkedIn…)
La AI, quella che sta andando per la maggiore, ha già formattato il modo di pensare di milioni di persone nel momento in cui viene offerta per essere consumata, non per essere compresa e scelta consapevolmente.
Usare/consumare AI oggi, per la maggior parte delle persone, significa prendere posto in una gerarchia sociale (economica, professionale, politica, finanziaria…) pre-formattata da un codice del dominio invisibile e non messo a tema.
In tema di norme e regolamentazioni (AI Act), più dei “guard rail” sono le destinazioni delle “autostrade” il problema. Il punto è dove vogliamo andare, chi vogliamo essere, che tipo di società, di mondo, di vita vogliamo generare, se e quanto le persone sono invitate a partecipare nella scelta delle destinazioni e non solo sulla consistenza dei guard rail.

repubblica.it/tecnologia/2024/

«Il senso del tatto è, secondo Barthes, "il più demistificante dei nostri sensi, al contrario della vista che è il più magico". [•••] Dinnanzi all'elevato, noi arretriamo con un senso di riverenza. Preghiamo a mani giunte. Il senso del tatto annulla la distanza. Lo stupore gli è estraneo. Esso demistifica, profana il proprio interlocutore, gli toglie l'aura...»
---[Byung-Chul Han, Le non cose, pag 24]

When Will the GenAI Bubble Burst?
Why and how it could happen in the next 12 months.

garymarcus.substack.com/p/when

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