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"Artificial intelligence could erase many practical advantages of democracy, and erode the ideals of liberty and equality. It will further concentrate power among a small elite if we don’t take steps to stop it."
---[Yuval Noah Harari]

theatlantic.com/magazine/archi

«Meta’s artificial intelligence chief said the large language models that power generative AI products such as ChatGPT would never achieve the ability to reason and plan like humans, as he focused instead on a radical alternative approach to create “superintelligence” in machines.»

ft.com/content/23fab126-f1d3-4

Un lavoro davvero immenso il testo curato da Carmine Di Martino. Attraverso i diversi capitoli l'opera mette in luce la rilevanza e l’importanza del pensiero di Heidegger rispetto alle problematiche più attuali.
Uno dopo l'altro i contributi mettono a tema le trasformazioni sociali intrecciate con il continuo rapido sviluppo di tecnologie che ridefiniscono i confini tra nazioni e culture costringendoci a ripensare modi e forme della esistenza umana, individuale e collettiva.
La tecnologia globalizza i mercati, i costumi, lo scambio di informazioni e i flussi economici ma – ci ricorda Heidegger – rivoluziona anche il modo in cui ci relazioniamo con i corpi, con la vita e con la terra, introducendo nuove opportunità e, al tempo stesso, anche grandi pericoli.
Un "must-read" per chiunque desideri pensare alla radice presupposti e conseguenze delle trasformazioni imponenti elicitate dall'innovazione tecnologica che stiamo vivendo.

Gli utenti di Slack, un'app di messaggistica per le aziende, scoprono che i loro dati vengono ampiamente usati per addestrare modelli di machine learning, nonostante questo non sia chiaramente indicato nelle politiche sulla privacy del servizio.

Nella pagina stessa di Slack AI si legge:

"Lavora senza preoccupazioni
I tuoi dati sono tuoi. Non li utilizziamo per addestrare l’IA di Slack. Tutto gira all’interno dell’infrastruttura sicura di Slack, rispettando gli stessi standard di conformità di Slack."
[slack.com/intl/it-it/features/]

arstechnica.com/tech-policy/20

Pretese di ragionamenti, coscienze, percezioni, decisioni, azioni... e poi ogni tanto qualcuno si accorge che a fondamento della maggior parte dei sistemi di IA c'è, più prosaicamente, la computazione e il calcolo matriciale.
Aspettiamo che qualche altro giornalista "illuminato" scopra anche l'algebra di Boole, le porte logiche e i microprocessori.

tech.everyeye.it/notizie/svist

In Arrival, film del 2016, il regista Denis Villeneuve ci stimola a una riflessione su quanto complesso sia il dialogo con ciò che è Altro da me, sia esso fuori di me o dentro. E come si sarebbe potuto affrontare in modo originale questo tema se non facendo ricorso a ciò che è altro da noi per eccellenza? A ciò che è, appunto, alieno?

psicologiafenomenologica.it/in

Negli umani la parola, il dire, è un evento in cui ne va di sé. Un evento che, per essere generato, non richiede nemmeno saper leggere e scrivere.
La parola generata in condizioni in cui, in qualche modo, non ne va di sé non è un dire ma una produzione di suoni senza senso.
I LLMs, Chat-GPT e similari, non dicono, propriamente nemmeno parlano. Fatevene una ragione.

---[dal film: Mongol, la storia di Gengis Khan]

I cosiddetti sistemi di "AI Generativa" - sistemi per la produzione automatica di contenuti grafici e testuali - stanno saturando il web di spazzatura ad un costo energetico elevatissimo per l'intera comunità. Le timeline dei social più "inquinate" sono quelle dei commerciali e dei consulenti, ormai tutte uguali per stile grafico, testuale e comunicativo.

nature.com/articles/d41586-024

Un nuovo studio evidenzia la tendenza preoccupante dei sistemi di intelligenza artificiale che imparano a ingannare gli esseri umani. I ricercatori hanno scoperto che i sistemi di intelligenza artificiale come CICERO di Meta, sviluppato per giochi come Diplomacy, spesso adottano l’inganno come strategia per eccellere, nonostante le intenzioni di formazione.

Questa capacità si estende oltre il gioco e si estende ad applicazioni serie, consentendo potenzialmente frodi o influenzando le elezioni. Gli autori sollecitano un’azione normativa immediata per gestire i rischi dell’inganno dell’intelligenza artificiale, sostenendo che questi sistemi siano classificati come ad alto rischio se i divieti totali sono irrealizzabili.

cell.com/patterns/fulltext/S26

The 1st de-Machine Storytelling Contest
Proposta di scrittura per comunicare senza essere comprensibili dalle AI generative

arshake.com/the-1st-de-machine

Francesco D’Isa, La rivoluzione algoritmica delle immagini. Arte e intelligenza artificiale (Luca Sossella, 2024)

Nel suo ultimo libro si affrontano i molteplici piani del rapporto tra IA e cultura, dal copyright al valore culturale delle opere, dal significato dell’arte fino al ruolo e alla natura dell’artista quando i contenuti sono il frutto di una collaborazione ibrida tra artisti umani e modelli artificiali.

doppiozero.com/ia-un-mondo-sen

"...un range considerato accettabile di vittime collaterali, compreso tra 15 e 20, per ogni bombardamento deciso anche sulla base dei suggerimenti forniti dall’IA."

15 o 20 vite umane - donne, anziani, bambini, malati o sani, genitori o figli - diventano vittime collaterali.
Un range considerato "accettabile": da chi? in nome di cosa?

punto-informatico.it/f-16-cont

"Alice's Adventures in a Differentiable Wonderland -- Volume I, A Tour of the Land" by Simone Scardapane

Un bel lavoro introduttivo al mondo delle reti neurali nei suoi diversi modelli, anche se non tutti. Il volume è stato ricavato dalla elaborazione di una serie di dispense per un corso chiamato "Neural Networks for Data Science Applications" tenuto presso l'Università di Roma La Sapienza.

ENG
A self-contained introduction to the design of modern (deep) neural networks. The focus of this 250-pages volume is on building efficient blocks for processing nD data, including convolutions, transformers, graph layers, and modern recurrent models (including linearized transformers and structured state-space models). The volume is a refined draft from a set of lecture notes for a course called Neural Networks for Data Science Applications at the Sapienza University of Rome.

arxiv.org/pdf/2404.17625

I giornali statunitensi citano in giudizio OpenAI e Microsoft per i chatbot di intelligenza artificiale. Otto giornali statunitensi hanno citato OpenAI e Microsoft in un tribunale federale di New York martedì per aver violato il loro copyright per addestrare la tecnologia alla base dei chatbot ChatGPT e Copilot.
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theverge.com/2024/4/30/2414560

Sperando che la presenza di Papa Francesco possa ispirare e orientare davvero verso il bene comune, trovo l'articolo molto ambivalente.

Conosciamo bene la storia evolutiva delle tecnologie computazionali, sappiamo che il loro sviluppo è stato storicamente determinato e orientato non dai "figli dei fiori" ma, soprattutto, dai bisogni militari e dalla esigenza di frenare la caduta tendenziale del saggio di profitto da parte delle grandi multinazionali economiche e finanziarie, sempre in cerca di ottimizzazioni continue di tempi, modi e risorse di produzione per aumentare i profitti e contenere le spese, anche a discapito della salute e dei diritti dei lavoratori. Questa è la tecnologia che si è sviluppata e affermata nel tempo, arrivando poi nel mercato e nel sociale fino ai nostri giorni attraverso le diverse forme del capitalismo delle piattaforme.

La defiscalizzazione degli enormi profitti delle attuali Big Tech (che nessuno ha ostacolato), le sole realtà che oggi possono permettersi i costi dello sviluppo della AI - addestrata poi con i nostri dati e con opere pubbliche - l'impiego massiccio dei sistemi di AI nei conflitti bellici, l'imminente aumento della disoccupazione innescato dalla AI in diversi settori produttivi e sociali... dicono chiaramente quali destinazioni siano state già scelte per le "autostrade" della innovazione. In questo scenario trovo quantomeno fuorviante il riferimento ai "guard rail" e all'algoretica.

Da un G7 che si pone l'obiettivo di tutelare la democrazia e il bene comune mi aspetto che i cittadini siano davvero rappresentati nei loro interessi, indirettamente chiamati a partecipare nella scelta delle destinazioni di quelle "autostrade" non dei loro "guard rail".

L'etica parla agli umani non alle macchine o agli algoritmi.

www-avvenire-it.cdn.ampproject

"In this article, we argue two points in relation to the challenge to human distinctiveness emerging as artificial intelligence systems and humanlike robots simulate various human capabilities. First, that, in the context of theological anthropology, it is advisable to respond to this challenge by turning toward the human body. Second, following this point, we propose the responsive body hypothesis, suggesting that what makes us distinct from androids are capacities that rise from and depend on our responsive bodies."

onlinelibrary.wiley.com/doi/10

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