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I capi d'accusa sono vari, dalla tortura all'abuso di autorità, e coinvolgono 25 agenti penitenziari. Undici di loro si trovano ora agli arresti domiciliari, mentre 14 sono stati sospesi dal pubblico ufficio. Sono le prime conseguenze dell'inchiesta sul carcere di Trapani.

La Procura della città siciliana ha emesso decreti di perquisizione nei confronti di 46 indagati ma, secondo il procuratore Gabriele Paci, sarebbero circa 55 gli agenti coinvolti. Diversi detenuti avrebbero subito maltrattamenti in spazi del carcere senza telecamere.

Una volta installate di nascosto per esigenze di indagine, queste avrebbero registrato le violenze reiterate ai danni dei detenuti, alcuni dei quali con problemi psicologici. Si parla di derisioni, insulti, percosse.

"A volte venivano fatti spogliare, investiti da lanci d'acqua mista a urina. Era praticata violenza quasi di gruppo, gratuita e inconcepibile". In un caso, un detenuto sarebbe stato denudato dagli agenti nell'area per l'isolamento. Sbeffeggiato a causa delle dimensioni dei genitali, sarebbe stato costretto a percorrere il corridoio della sezione completamente nudo. L'episodio avrebbe <<causato un verificabile trauma psichico» al detenuto.

Le violenze, ha spiegato il procuratore, "non erano episodiche", ma "una sorta di metodo per garantire l'ordine". Sarebbero una ventina i casi occorsi tra il 2021 e il 2023. Il quadro che si è presentato agli inquirenti aveva le sembianze di "un girone dantesco. Sembrava di leggere parti dei Miserabili di Victor Hugo".

Gaza, l'archivio digitale che mappa la violenza di Israele
Con il progetto A Cartography of Genocide, il centro di ricerca Forensic Architecture ha analizzato 2mila attacchi israeliani a Gaza, facendo emergere la reale portata della guerra in termini di sterminio e distruzione

wired.it/article/gaza-israele-

"L’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha segnato un punto di svolta non solo in ambito politico, ma anche nell’intersezione tra tecnologia e industria della difesa. Secondo un’approfondita inchiesta pubblicata da The Intercept, l’ascesa di Trump ha favorito l’emergere di una nuova élite tecnologica conservatrice, pronta a sfruttare il rinnovato sostegno governativo per ampliare il proprio coinvolgimento nella produzione di armamenti e tecnologie di sorveglianza. Questo fenomeno è emblematico di un cambiamento epocale nel settore tecnologico americano, che ora abbraccia senza riserve la collaborazione con il complesso militare-industriale.

Durante la sua campagna elettorale, Trump si è presentato come un candidato anti-interventista, ma in realtà ha stretto alleanze con potenti figure della Silicon Valley, come Peter Thiel, Elon Musk e Palmer Luckey, tutti sostenitori della politica “America First” e fautori di un potenziamento dell’arsenale tecnologico-militare degli Stati Uniti. Questa “classe guerriera” di imprenditori tecnologici vede nella competizione con la Cina una battaglia esistenziale e ritiene che il dominio tecnologico e militare sia fondamentale per la sicurezza nazionale americana."

it-insideover-com.cdn.ampproje

Un'altra bella storia davvero. Un viaggio e un'avventura fantastica: due volte la parete Nord dell'Eiger in una settimana e con due cordate diverse.
Chapeau!

sherpa-gate.com/altrispazi/par

AGI
«Elon Musk potrebbe aver modificato l'algoritmo di X per potenziare il suo account, insieme a quelli di altri utenti conservatori, a partire dal momento in cui ha annunciato il suo supporto alla campagna presidenziale di Donald Trump. Lo sostiene un nuovo studio pubblicato dalla Queensland University of Technology (QUT), che ha scoperto che i post di Musk in particolare erano improvvisamente molto più popolari a partire dalla sua 'discesa in campo'.

Secondo un articolo pubblicato dal sito The Verge, gli autori dello studio, il professore associato di media digitali della QUT Timothy Graham e il professore di studi sui media e comunicazioni della Monash University Mark Andrejevic, hanno esaminato l'impegno di Musk sui social prima e dopo il suo sostegno a Trump a luglio e hanno riferito che a partire dal 13 luglio circa, i post di Musk hanno ricevuto il 138 percento in più di visualizzazioni e il 238 percento in più di retweet rispetto a prima di quella data.

I numeri di Musk "hanno superato i trend di coinvolgimento generale osservati sulla piattaforma", hanno concluso i ricercatori, che hanno anche scoperto che altri account di orientamento repubblicano da loro esaminati hanno visto una crescita simile a partire da luglio, anche se in misura minore.»

agi.it/estero/news/2024-11-18/

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#mediawatch
Un adolescente su tre non sa distinguere una notizia vera da una notizia falsa

Il report «#Disinformazione a #Scuola elaborato da un team di ricercatori di UniSR – Università Vita-Salute San Raffale, ha mostrato il senso critico dei ragazzi di fronte alla ricerca di informazioni scientifiche in rete

corriere.it/salute/figli-genit

In occasione della presentazione della fondazione dedicata alla memoria di Giulia Cecchettin, presso la Camera dei Deputati, il Ministro Giuseppe Valditara ha messo in relazione il fenomeno della violenza di genere con la questione migratoria affermando:

«...Occorre non far finta di non vedere che l'incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale...»

Secondo i dati aggiornati al 2022 - riportati dalla rete dei centri antiviolenza presente in tutto il territorio nazionale - risulta che gli autori delle violenze sono in relatà prevalentemente italiani (74%).
direcontrolaviolenza.it/wp-con

Sicché, potemmo rispondere al Ministro, occorre non far finta di ignorare le statistiche su un fenomeno tanto grave.

Nel Suo intervento il Ministro ha poi invitato ad abbandonare prospettive ideologiche nella ricerca di soluzioni pratiche al problema del femminicidio, seguendo un antico vizietto delle destre di delegittimare le ideologie - tutte - quando vanno contro la loro ideologia, i loro interessi e i loro pregiudizi.

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il collezionista Giancarlo Soldi presenta la mostra
MY GENERATIONS
la cultura underground USA/UK/FR
Roma - Studio Stefania Miscetti, 19 novembre > 31 dicembre 2024

tuttascena1.wordpress.com/2024

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