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Storie sovversive

Anarchici, socialisti, antifascisti, sindacalisti, in generale persone considerate capaci di mettere in pericolo l’ordine costituito solo perché fuori dagli schemi, emarginate o ribelli. Tanti uomini e donne, a volte controllati dalle autorità italiane per il solo fatto di essere istruiti, o perché mogli o familiari di uomini considerati pericolosi. Dal 1872 al 1983 sono stati sorvegliati e schedati dalle questure perché giudicati potenzialmente “sovversivi”.

Le loro storie sono riemerse grazie a verbali di pedinamento, perquisizioni, fotografie segnaletiche, fogli di via, ritagli di giornale, descrizioni fisiche, carte d’identità e tessere di partito sequestrate. Ma anche attraverso lettere ad amici e familiari, in cui a volte traspariva la paura di essere controllati.

I loro ritratti e le loro vicende sono raccolte nel libro fotografico Sovversivi e sovversive. Storia, memoria e cura. Le immagini sono di Michele Lapini, mentre i testi sono curati da Francesca Delneri e Valentina Gabusi, storiche e funzionarie dell’archivio di stato di Bologna. Il volume esce per la casa editrice Pendragon il 29 aprile, in occasione dell’ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo.

internazionale.it/foto/2025/04

Sicilia a piedi: 300 km lungo la Via Fabaria tra borghi, mare e tradizioni. L’antico cammino normanno che attraversa la Sicilia tra templi, borghi barocchi e paesaggi mozzafiato. Da Agrigento a Noto, 296 km di storia, natura e incontri inaspettati.
sherpa-gate.com/altrispazi/via

@ciccillo commovente la foto nella quale si vedono solo due braccia alzate con la reflex in mano nel tentativo di scattare una foto.

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Quando si combatte contro il fascismo, non si combatte solo contro un periodo della storia, ma contro un'ideologia che si rinnova sempre, che cerca di distruggere la dignità dell'individuo.
Resistenza sempre.
#25aprile

@Otttoz sarebbe una semplificazione eccessiva. La Resistenza fu tradita per consegnare il Paese alle politiche coloniali USA. La guerra l'avevamo perduta, altro che liberazione. Abbiamo continuato a pagarla cara, fino ai nostri giorni.

«Quando si ruppe, dunque, l’unità resistenziale? Se si vuol scegliere una data scolastica si può indicare la primavera del ’47, quando De Gasperi costituì il Governo lasciando comunisti e socialisti all’opposizione.
Innegabili segnali di rottura si erano tuttavia già manifestati fin dalla primavera del 1945 […] il motivo di fondo che spezzò l’unità della Resistenza fu la politica estera. Soltanto ed esclusivamente la politica estera […] le ragioni autentiche della spaccatura della classe dirigente resistenziale all’indomani della liberazione […] Stanno tutte e unicamente nella politica estera.»
(Paolo Emilio Taviani)

einaudi.it/catalogo-libri/stor

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Pedagogia Hacker, online il testo completo del libro

Il libro di Carlo Milani e Davide Fant, edito da elèuthera è leggibile online sul sito dell'editore, rilasciato in licenza creative commons CC BY-NC-SA (condividi, riusa allo stesso modo per scopi non commerciali, attribuendo l'opera all'autore).
I dispositivi digitali oggi più diffusi limitano i nostri spazi di autonomia, ci sottraggono temp…
pillole.graffio.org/pillole/pe

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@gubi il 25 aprile come l'ora d'aria a Santo Stefano 😂

Celebrare il 25 aprile dopo la resa e un silenzio totali al DL sicurezza è il degno modo di dare continuità alla virtualità della vita sui social. La socialità e la vita ridotte a un vuoto flusso di informazioni, messaggi e merci.

@gubi grazie, Carlo. Riporto di seguito il link alla stessa conferenza con i sottotitoli in italiano: youtu.be/PBfgiq7n848?feature=s

"Le forme di dominio più efficaci derivano dalla comprensione degli altri, più che dalla forza bruta. Esistono forme viziose di interazione e dominio che attingono alle stesse affordance di quelle virtuose."
publicbooks.org/webb-keane-int

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@snow per lavorare con l'editing di sottotitoli e molto altro, prima di pubblicare i tuoi video/composizioni dove più ti piace, potresti usare ffmpeg. È un po' ostico da apprendere nel suo stile tutto a linea di comando, ma una volta che ci hai preso la mano è praticamente onnipotente.

Il prezzo della partecipazione.
perché lo spazio pubblico non è ancora di tuttə
chiamatemimattea.substack.com/

"Quando il successo di poche non migliora la vita di tutte: donne al potere, ma solo se fanno comodo. Le leader conservatrici fanno carriera perché rassicurano il sistema"
rsi.ch/cultura/societa/Perch%C

"...lo scenario intellettuale di oggi sembra voler frantumare le barriere che un tempo venivano difese a spada tratta: chiunque osi guardare con un minimo di attenzione si accorge che umano e animale, natura e cultura, reale e immaginario non si fronteggiano più su due versanti inconciliabili, ma si compenetrano in maniere sempre più imprevedibili. Le scienze della vita, le scienze umane e la filosofia vanno a braccetto per mostrarci che, laddove l’Occidente classico vedeva una netta frattura, in realtà c’è una distesa di sfumature."

vocidallisola.it/2025/04/24/ol

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Nella mente di un romanziere con “Sarah, Susanne e lo scrittore” di Éric Reinhardt
@libri
illibraio.it/news/narrativa/sa
“Sarah, Susanne e lo scrittore” di Éric Reinhardt (premio Goncourt 2023) è un romanzo metanarrativo che gioca con il concetto di realtà e finzione, presentando tre personaggi interconnessi e più versioni di una stessa verità. Sarah e Susanne sono l’una lo specchio dell’altra, ma la seconda non è che

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